Conto alla rovescia per il trasferimento dell’Asl in viale Roma nell’edificio centrale dell’ex ospedale psichiatrico. In meno di un anno, i lavori relativi a quello che in gergo tecnico viene individuato come il “Corpo A” saranno terminati, e a dicembre il fabbricato potrà raccogliere tutti i servizi dell’asl Novara concentrati in un unico sito.
“Il primo step – spiega l’architetto Silvano Strola – sarà quello di spostare l’attuale dipartimento di prevenzione al secondo piano del fabbricato centrale e tutta la medicina legale al piano terra della stessa struttura. Da gennaio, dopo le festività natalizie, provvederemo a trasferire tutti i servizi di via dei Mille: quindi arriveranno in vaie Roma il centro prelievi, i vari ambulatori e il poliambulatorio, gli uffici ecc. Potrebbe esserci qualche variazione ma sostanzialmente questo è il programma. In un anno, siamo riusciti a rimanere entro i tempi previsti, e in un anno arriveremo a chiudere via dei Mille deviando i servizi dell’Asl in viale Roma”.
Un lavoro piuttosto pesante che ha visto la ristrutturazione generale dell’immobile di proprietà dell’Asl sito in viale Roma; con i lavori relativi al corpo A giunti al termine si conclude di fatto la ristrutturazione dell’ex ospedale psichiatrico: l’intervento riguarda 8400 metri quadrati lordi di cui 6500 destinati ad ambulatori, studi medici, uffici e locali accessori.
Via dei Mille si svuoterà dunque nel giro di pochi mesi e l’immobile sarà messo in vendita, anche se le prospettive non sono certe quelle di un guadagno immediato. In tempi brevi, dunque, giungerà a conclusione un iter fortemente voluto per razionalizzare ed ottimizzare gli spazi di proprietà dell’Asl Novara.
Con un piccolo neo, che poi tanto piccolo non è: in ambiente sanitario, si vocifera ci sia il rischio di impossibilità di spostamento della radiologia, per problemi logistici e tecnici. Una voce non confermata dai vertici dell’azienda, anche se il direttore generale Emilio Iodice, a tal riguardo, dichiara che “ad oggi sono in corso delle valutazioni”. Parole generiche dalle quali si evince che la questione comunque sia sul tavolo. Ma a quel punto, cosa potrebbe succedere? L’Asl conta su una serie di poliambulatori ed ospedali dislocati sul territorio ai quali potrebbe demandare il servizio, concentrandolo, per la città di Novara, sull’ospedale Maggiore. Certamente, si tratterebbe di una grossa perdita per la città capoluogo. Ma staremo a vedere…