Da 20 a 26 mila euro. Il tetto Isee necessario per accedere agli assegni di studio è stato innalzato, dando così la possibilità ad un maggior numero di famiglie di poter essere supportate nel percorso di studio dei propri figli, ma riducendo del 30%, allo stesso tempo, le risorse a disposizione per ogni fascia di reddito. L’assessore regionale all’istruzione, Gianna Pentenero, considera la manovra una”svolta netta rispetto al passato”. “Ottenuto questo risultato – continua Pentenero – è ora mia intenzione predisporre, in conformità con i principi della legge regionale sul diritto allo studio e gli obiettivi del nuovo piano triennale, una proposta per il bando 2014-2015 da sottoporre entro fine anno alla Conferenza per il diritto allo studio”.
Diritto allo studio e libera scelta educativa: sono due strade che in ambito scolastico, per le famiglie, rappresentano motivo di forte riflessione. Sempre più spesso, da genitori, ci ritroviamo a pensare alla scuola che vorremmo per i nostri figli, all’educazione didattica cui possono accedere, senza trascurare la possibilità di frequentare scuole private. Con il provvedimento approvato dal Consiglio regionale, si vuole “garantire il finanziamento del cento per cento delle domande. Non essendo variati i finanziamenti a nostra disposizione (16 milioni di euro), abbiamo dovuto necessariamente ridurre le risorse a disposizione per ogni fascia di reddito”.
Tre le fasce di reddito previste: fino a 10mila euro; da 10 a 20 e da 20 a 26mila nell’ottica di tutelare i redditi più bassi.
“Nonostante le numerose richieste di contributo arrivate per l’anno scolastico 2012-2013 (28.400 per i libri di testo e 4.200 per iscrizione e frequenza) è nostra intenzione fare del diritto allo studio una misura reale e non virtuale, basti pensare che dal 2010 ad oggi le domande non finanziate sono pari a 47mila, per un importo di circa 14 milioni di euro. Equità e garanzia dei pagamenti, questi i principi a cui si ispira anche il bando triennale sul diritto allo studio”.
“Non meno importante – conclude Pentenero – è infine la decisione di rendere uniforme l’accesso alle due diverse graduatorie per richiedere gli assegni di studio (iscrizione e frequenza e libri di testo e trasporto): un cambio radicale di prospettiva che tiene conto della progressività in base all’Isee più basso e non più in base al calcolo dell’incidenza delle spese”.