Chissà se quella di domani sarà davvero una mattinata al calor bianco per il Sindaco di Novara Andrea Ballarè…
L’occasione è l’Assemblea di Sinistradem Piemonte2 che prenderà avvio alle 9,30 presso l’Hotel Europa (non al Piccolo Coccia, come precedentemente comunicato), presieduta da Giuliana Manica e che vedrà la partecipazione di Gianni Cuperlo.
Sulla carta un momento per fare il punto della situazione, in verità, secondo accreditate fonti torinesi, si tratterebbe di un appuntamento utile a chiarire ai “renziani” di casa nostra (ovvero Ballarè e C.) che l’ipotesi di una ricandidatura dello stesso, senza passare per le forche caudine delle primarie, non è proprio percorribile.
Insomma un cartellino rosso in piena regola…
D’altra parte è lo statuto del partito a prevederlo e la fuga in avanti del primo cittadino novarese, quando qualche mese fa si era “autocandidato” lanciando l’iniziativa Novara21, non era piaciuta ai più, rendendo ancora più evidente la spaccatura.
Fra l’altro non si può non rimarcare come oggi le cose sembrino essere parecchio cambiate rispetto agli esordi a sorpresa, ovvero quando Ballarè si ritrovò eletto, più per demerito degli avversari (le lotte intestine nel centrodestra ed in particolare nella Lega) che per meriti propri…
Ora il tasso di popolarità del più renziano dei sindaci piemontesi è in caduta libera.
Non che la popolarità sia mai stata il suo forte, a voler ben guardare, visto che tutti i sondaggi effettuati a vario titolo nel corso di questi anni e resi pubblici l’hanno sempre penalizzato assai (anche se spesso queste rilevazioni possono nascondere qualche insidia e quindi è buona cosa sempre prenderle con le pinze).
Ma il colpo di grazia di Musa, ovvero il famigerato piano della sosta che ha fatto infuriare mezza città, è nei fatti così come le prese di posizione forti del mondo ambientalista che gli hanno contestato l’appoggio incondizionato alla realizzazione delle aree industriali di Agognate ed all’ampliamento del Cim. Senza dimenticare gli aumenti tariffari, la gestione inconsistente del settore lavori pubblici, le ipotesi di utilizzo “casuale” dei beni culturali… Insomma non proprio roba che porta consenso!
Da ultimo le spaccature evidentissime anche in seno al consiglio comunale di Novara, non sempre prive di conseguenze, se non nei fatti perlomeno nell’immagine. A Torino i campanelli d’allarme sono già risuonati e si fanno sempre più insistenti le voci circa l’intenzione di Giuliana Manica di tornare ad occuparsi più da vicino delle questioni novaresi. Che, tradotto, potrebbe significare, se non una candidatura diretta anti-Ballarè, magari l’appoggio a qualche giovane nuova leva, che scalpita ai nastri di partenza. Ovviamente per farlo occorrono però le primarie!
Staremo a vedere!