“Nessun taglio di contributi per l’assistenza e il trasporto degli studenti disabili delle superiori”, dice la Regione (in risposta alla presa di posizione della FP Cgil di Novara, che aveva sollevato la questione)… Ma il servizio in provincia di Novara verrà ridotto lo stesso, pesantemente, del cinquanta per cento…
Se la logica sembra far difetto nel ragionamento, la sostanza non cambia e la verifica è nel bando che nei prossimi giorni verrà emesso da Palazzo Natta che prevede una spesa di 360 mila euro per l’assistenza ai giovani disabili, praticamente la metà dell’anno precedente.
Messo un punto fermo su questo stato di cose, cerchiamo di capire perché…
Intanto va detto che lo stanziamento regionale è riferito all’anno solare, mentre il servizio di assistenza scolastica e trasporto dei ragazzi disabili, che viene gestito attraverso una gara dalla Provincia, riguarda ovviamente l’anno scolastico che va da settembre a giugno.
“E’ vero non ci sono tagli – spiega la consigliera provinciale delegata alla scuola Milù Allegra, che per prima, la scorsa settimana, aveva reso pubblica la questione – ma in passato il bando usciva pur non avendo la copertura totale da parte della Regione, che poi provvedeva in sede di assestamento di bilancio. Oggi questo non si può più fare, non è immaginabile contare su queste risorse! Da qui la necessità di ridurre le ore: dovremo ottimizzare e razionalizzare”.
“Altre province lo hanno già fatto negli anni passati, dovremo farlo anche, in accordo con le scuole, le famiglie, l’Asl.. ” dice la consigliera, confessando sul tema un grande disagio “Non ci dormo la notte! E’ un problema gravissimo, ma cosa possiamo fare? Anni fa il bilancio della Provincia dava anche la possibilità di avere a disposizione altre risorse. Oggi no! Certo, se la Regione stanziasse più soldi… Ma adesso questa garanzia non c’è; ovviamente il bando dovrà prevedere che qualora vi fossero più contributi le ore di assistenza saranno ampliate. Ma oggi non è possibile! Parteciperemo anche ad alcuni bandi di altre istituzioni che stanziano risorse in questo settore, come alcune Fondazioni, ma si tratta di qualche decina di migliaia di euro: poca cosa”.
Dal canto suo la Regione, in un comunicato congiunto a firma Gianna Pentenero (istruzione), Augusto Ferrari (politiche sociali) e del consigliere Pd Domenico Rossi, smentisce categoricamente i tagli “La Regione Piemonte – si legge – e questa Giunta hanno sempre avuto tra gli obiettivi primari il sostegno alle persone disabili. A bilancio, infatti, sono stati stanziati 8 milioni di euro dedicati all’assistenza e al trasporto degli studenti disabili”. Due in più rispetto alla giunta Cota, precisano da Piazza Castello.
Dunque le perplessità sollevate dalla Funzione Pubblica Cgil di Novara sono “Accuse che non corrispondo al vero” dice Pentenero, che aggiunge: “Nei mesi scorsi l’assessorato all’Istruzione ha provveduto a coinvolgere le Province e la Città metropolitana sulle scelte di bilancio, convivendo l’attenzione rivolta al sostegno dei disabili. A bilancio, infatti, sono stati stanziati 8 milioni di euro, cifra pari a quella messa a disposizione l’anno scorso”.
“Preciso inoltre – aggiunge l’assessore all’Istruzione – che le difficoltà di Province e Città metropolitana sono dovute ai tagli da parte dell’attuale Governo e non sono scaricabili sulla Regione Piemonte, che al contrario, ha cercato con ogni mezzo di porre al centro della sua opera l’attenzione alle persone in difficoltà”.
“Come fanno a dire che non ci saranno tagli?” chiede Paolo Del Vecchio della Fp Cgil di Novara e Vco “Ci saranno eccome, a meno che non decidano di stanziare altri soldi. Magari non ci saranno risparmi sull’anno solare ma questo non significa che le risorse necessarie siano disponibili, tanto è vero che Novara deve dimezzare le ore di assistenza”.
“Quando la Cgil ha incontrato i dirigenti regionali, abbiamo spiegato il problema che, come ho scritto nel comunicato, si aggrava con la riforma Del Rio perché le province, oltre a questioni legate alle competenze, hanno le casse vuote e dunque non posso provvedere direttamente. La risposta, come è nei fatti, lascia allibiti”.
“Abbiamo anche chiesto alla Provincia di Novara di stanziare in questo settore le somme derivanti dalla rinegoziazione dei mutui – prosegue Del Vecchio – ma ci è stato risposto di no, perché quei soldi servono a coprire il buco di bilancio di 10 milioni.”.
Dunque? “Dunque la Regione deve stanziare più soldi o il Governo deve intervenire… In altre situazioni il servizio viene gestito da consorzi di comuni, che hanno la possibilità di avere risorse dalla leva fiscale. Piuttosto andiamo in quella direzione: ma i tagli no, non sono accettabili, anche perché qui parliamo di diritto allo studio previsto dalla legge 140 e dalla Costituzione”.
Prossimi passi? “Dobbiamo far intervenire il Prefetto, l’Asl e le scuole. A settembre organizzeremo una mobilitazione in accordo con le famiglie e con le associazioni che si occupano dei diritti dei disabili. Razionalizzare e produrre efficienza va bene… Ma una razionalizzazione del cinquanta per cento è troppo, non è credibile. Peraltro il fabbisogno di ore lo stabilisce l’Asl e ci saranno famiglie che ricorreranno al Tar… Senza dimenticare il futuro dei 50 lavoratori interessati e la loro professionalità che non può essere trascurata perché è fondamentale per i giovani assistiti!”.
Come finirà? Staremo a vedere! Certo è che a questi ragazzi ed alle loro famiglie devono essere garantiti i diritti fondamentali e quello allo studio lo è!