Atc: “Grazie all’Iva sui canoni 600.000 euro in più per le manutenzioni” nelle case popolari delle province di Novara, Vercelli, Biella e Vco
La strada per rientrate dei debiti legati agli inquilini morosi delle case popolari è ancora lunga, ma nel frattempo, per la prima volta, l’Atc ha approvato il bilancio triennale 2018-2020, scoprendo di disporre di fondi per “un considerevole incremento delle manutenzioni ordinarie, grazie a circa 600mila euro recuperati dall’IVA sui canoni, senza alcun aggravio in bolletta per gli inquilini”. Tema, quest’ultimo, che aveva sollevato proteste, sfociate anche in una manifestazione degli inquilini. “Prima di introdurre l’Iva sui canoni, questi fondi non erano detraibili e venivano versati interamente, senza alcuna possibilità di recupero”.
Ecco una simulazione, realizzata da Atc, che spiega attraverso 3 situazioni-tipo, cosa è cambiato fra canone e bollette per gli inquilini.
“A partire dalla primavera 2017 è stata applicata, con il progressivo rinnovo dei contratti sottoscritti dai vari condomini, l’IVA del 10% ai canoni; questa operazione ha consentito contestualmente di ridurre l’IVA dal 22% al 10% su alcune spese, come il riscaldamento – spiega Atc – Se il canone di affitto è minore delle spese ci sarà, a regime, un lieve risparmio: ad esempio, con un canone di affitto di 100 euro e spese di 150 euro, la vecchia bolletta era di 283 euro complessivi (100 euro con IVA 0% e 150 euro con IVA al 22%), con la nuova formulazione, con IVA al 10%, l’importo complessivo è di 275 euro (ovvero 100 euro + 10 euro di IVA per il canone e 150 euro + 15 euro di IVA per le spese). Con un canone di affitto simile all’importo delle spese (ad esempio, 100 euro di canone e 100 euro di spese), la situazione resta sostanzialmente invariata: si è passati da 222 euro ai 220 euro delle bollette a regime. Solamente se il canone è maggiore delle spese (una casistica estremamente limitata, che si verifica solo in grossi appartamenti di recente costruzione e con riscaldamento autonomo) l’inquilino ha una bolletta con una lievissima maggiorazione. Con canone di 150 euro e spese di 100 euro si è passati dagli 272 a 275 euro delle bollette col nuovo regime”.