Dopo 4 ore di dibattimento, si attende in serata o domani, la decisione del Collegio di Garanzia del Coni sulla serie B a 19 e sulle eventuali aventi diritto al ripescaggio. Il pool di avvocati del Novara calcio, guidati dal novarese Roberto Cota, ha enunciato con coerenza e fermezza principi e diritti della società.
“Ammesso e non concesso che questa disposizione non venga classificata come strettamente sanzionatoria, il punto signor Presidente e Signori della Corte, sta se sia ragionevole o meno. Allora io mi chiedo, è giusto che chi in quel momento (stagione 2014-2015 n.d.r.,) paga un contributo in ritardo rateizzandolo sempre rispettando in pieno le leggi dello stato (ravvedimento operoso n.d.r.); oggi, dopo anni di distanza, non possa essere ripescato? Mentre chi in quello stesso periodo, effettua pagamenti in nero, oggi può vantare questo diritto al posto del Novara calcio? Perchè questo è il risultato dell’applicazione di quella delibera, Signor Presidente e Signori della Corte: è il Novara calcio che chiede il rispetto delle Leggi!”. Così ha concluso la propria arringa l’avvocato novarese Roberto Cota e con queste parole di buon senso, si è chiusa l’udienza presso il Collegio di Garanzia del Coni, dopo quasi 4 ore di dibattimento, sulle quali il Presidente Franco Frattini pronuncerà una sentenza che comunque sia risulterà storica.
Non possiamo e non vogliamo addentrarci in questioni tecniche, ci basta porre l’attenzione proprio sul significato universalmente riscontrabile dalle parole dell’avvocato difensore degli azzurri: se il comunicato emanato dal Commissario Fabbricini aveva come scopo principale, quello di “premiare” con il ripescaggio le società più virtuose, non solo non ha ottenuto lo scopo prefissato, ma ha finito per fare il contrario penalizzando oltre ogni misura il Novara calcio, l’unica squadra che al momento della formulazione della delibera (30 maggio 2018), sarebbe ricaduta nella trappola, vista la retroattività della preclusione.
“E’ stata un’udienza molto importante, dove crediamo sia emersa la particolarità della nostra posizione – ha dichiarato a Daniele Faranna di Forzanovara.net, il direttore Generale Paolo Morganti – abbiamo fatto rilevare sia nella forma che nella sostanza del diritto, come non siano accettabili le risultanze di una delibera che penalizza noi; che abbiamo semplicemente fatto valere dei diritti riconosciuti dallo Stato in tema di fiscalità ordinaria, ma che non tocca minimamente chi nello stesso momento, commetteva degli illeciti”.
Come spiegato nelle premesse, non spetta a noi dirimere questioni in punta di diritto, la saldezza giuridica che ha portato il Novara calcio ad ottenere l’annullamento della Delibera della FGCI n°54 del 30.05.2018, che precludeva gli azzurri dal ripescaggio, è stata sancita dal Tribunale Federale e ribadita dalla Corte Federale, se il Collegio di Garanzia del Coni stabilirà che il campionato di serie B, deve nuovamente modificare il format o tornare a 22 squadre; per il diritto, la logica, il buon senso e pure per il merito, il Novara calcio non potrebbe che essere fra le aventi diritto. Se la politica prevarrà sul diritto, varrà tutto e il contrario di tutto, ma nessuno potrà dire che in questa vicenda, sia nella forma che nella sostanza, il Presidente Massimo De Salvo si sia mosso come meglio non poteva, per l’onorabilità e nell’interesse della società e dei suoi tifosi.
In serata o nella giornata di domani, il Collegio di Garanzia del Coni comunicherà le proprie decisioni.