Da commissione capigruppo a commissione allargata per poi trasformarsi, dopo le ire dell’opposizione, in un vero e proprio consiglio comunale. Domani pomeriggio, a Palazzo Cabrino, l’assemblea si riunirà innanzitutto per l’audizione con i vertici della Bpn, dopo l’avvenuta fusione con Milano. Peccato che, per arrivare a tale conclusione, l’iter sia stato quantomeno burrascoso. Inizialmente, è stata proposta una commissione capigruppo per il pomeriggio di domani da allargare successivamente agli altri consiglieri comunali per l’audizione prevista. Il Pd ha fatto presente come “una commissione allargata a tutti i consiglieri è in realtà un consiglio comunale”, che, alla fine, è stato convocato. L’audizione è una delle richieste formulate nella mozione presentata da Io Novara e Fi e approvata all’unanimità dallo scorso consiglio: la stessa mozione che prevedeva anche l’invio di una lettera del sindaco rivolta ai cittadini sul tema della fusione tra le banche per sensibilizzarli sulla centralità dei risvolti occupazionali conseguenti. “Peccato che la lettera – spiega il consigliere Daniele Andretta (Io Novara) – sia stata inviata solo successivamente all’assemblea dei soci. Domani, dinanzi ai vertici Bpn, speriamo di ricevere almeno le necessarie rassicurazioni sulla tutela dell’occupazione”.
Il consiglio di domani avrebbe dovuto affrontare la discussione sul Dup, cosa che non è stata possibile a causa di un errore nella pubblicazione all’albo pretorio dove è comparso il piano delle opere della passata amministrazione. “Abbiamo chiesto che venissero introdotte all’ordine del giorno anche interrogazioni e mozioni per non perdere un’intera seduta…”, dice Andretta.
Domani, invece, oltre all’audizione sulla Bpn, si prenderà atto delle dimissioni di Paola Turchelli, consigliere del Pd, che lascerà Novara a favore di Tino Zampogna che subentrerà a Palazzo Cabrino.
mi.bo.