Luca Bona consigliere regionale novarese di Forza Italia, chiede alla Giunta Regionale di aprire una trattativa con il Governo per ottenere più autonomia, sulla scorta di quanto sta facendo la regione Emilia Romagna, ed il presidente Chiamparino firma l’ordine del giorno.
Autonomia per il Piemonte. L’odg di Bona incassa anche il sì di Chiamparino
Sergio Chiamparino Presidente Regione Piemonte
Niente lungaggini o costosi referendum, ma una comune strategia tra le forze politiche piemontesi, nell’esclusivo interesse del territorio. Queste le premesse della scommessa di ordine del giorno presentata da Luca Bona nei giorni scorsi, per chiedere alla Giunta Regionale di muoversi sulla scia di quanto fatto dalla Regione Emilia-Romagna: “Nell’area della Macroregione Padano-Alpina – scrive Bona – il Piemonte è la regione che maggiormente soffre l’attuale congiuntura economica. Non è un caso che il VCO abbia recentemente espresso malcontento con una partecipata consultazione popolare finalizzata al suo passaggio in Lombardia. Specialmente in Piemonte Orientale abbiamo bisogno di risposte concrete per restare agganciati a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e poter essere protagonisti in Italia e in Europa: l’articolo 116 della Costituzione è uno strumento prezioso in questo senso”. L’autonomia, vecchio e mai accantonato pallino del consigliere novarese di Forza Italia, ritorna attualità politica, seguendo l’esempio emiliano-romagnolo, con la regione che ha chiesto ed ottenuto (come da Costituzione) di poter trattare con il Governo centrale. Una proposta a costo praticamente “zero” la cui riuscita però, dovrebbe avere come presupposto, un dialogo aperto tra le diverse forze politiche, per appoggiare l’iniziativa in modo univoco. Le risposte in tal senso non sono mancate e l’ordine del giorno presentato da Luca Bona (che ne è stato primo firmatario e relatore) ha ottenuto l’approvazione bipartisan e persino la firma del presidente Sergio Chiamparino.
l’odg di Luca Bona per l’autonomia verrà discusso in Consiglio Regionale
“Nei prossimi giorni la proposta verrà discussa in sede di Consiglio regionale – conclude Bona decisamente speranzoso – e avremo modo di vedere quale sarà il destino del Piemonte: se rimanere nel quartetto virtuoso o rassegnarsi ad una “ripresa lunga”, non certo priva di ostacoli e conseguenze.