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Novara

Autostazione: “Ragazzina in balia degli spacciatori”

Autostazione: “Ragazzina in balia degli spacciatori”, la scioccante denuncia pubblica di Caterina Zadra.

Al centro, col microfono, Caterina Zadra durante il confronto a Pernate. Hanno partecipato anche i candidati Davide Crippa, Cinzia Mainini, Roberto Leggero, Alberto Gusmeroli, Davide Pozzo e Rossano Pirovano

Sette candidati novaresi al Parlamento: un dibattito dai toni civili ed educati, ben lontani da quelli che riportano da settimane i media nazionali. Tutto tranquillo al confronto elettorale di ieri (21 febbraio) al teatro di Pernate, fino a quando non si è toccato il tasto sicurezza. L’ultimo intervento sul tema è stato quello di Caterina Zadra, candidata per il Popolo della famiglia: “Io vivo vicino all’autostazione e lì c’è un problema di sicurezza: ci sono serissimi problemi di droga. C’è una ragazzina, che è lì tutti i giorni, che fa uso di droghe pesanti e che spesso viene caricata in auto dagli spacciatori. Se ne vanno per circa un’ora e poi la riscaricano lì”. In platea cala il gelo, ma il dibattito prosegue su altri temi. Lo richiede la scaletta, the show must go on.

Le parole preoccupate di Zadra trovano conferma tra chi vive ogni giorno la realtà di largo Pastore. La presenza di canne non è una novità, ma sembra che l’offerta di stupefacenti si sia allargata. Nell’ultimo anno all’interno dell’autostazione sono state trovate due siringhe usate. E poi c’è la ragazzina: “L’anno scorso girava già qui, sempre con la birra in mano. Ma ora, da quanto ci è parso di capire, ha lasciato la scuola e il suo comportamento è cambiato. E’ spesso agitata e nervosa e ha sbalzi d’umore continui. Il timore è che possa essere andata oltre le canne… E spesso viene caricata in macchina da questa gente, per poi essere riportata qui. Ma caspita, avrà 16 o 17 anni…”.

Ci sono altri casi simili?
“L’anno scorso c’era un’altra ragazzetta che andava spesso al bar a chiedere un cucchiaino, senza consumare il caffè… – raccontano da largo Pastore – Sulle scale c’è sempre un forte odore di canne. La situazione è un po’ migliorata rispetto all’anno scorso, quando abbiamo visto genitori imbufaliti venire a prendere figli completamente rintronati. Poi c’erano state anche un paio di risse. Per ora queste scene non le abbiamo più riviste. Ma nel frattempo sono cambiati gli spacciatori. L’anno scorso c’erano dei marocchini, ora invece hanno la pelle scurissima. E’ normale notarli, perché si vede che sono più grandi rispetto agli studenti delle superiori. Avranno 20 anni e più”.

Le forze dell’ordine sono al corrente della situazione?
“Sì lo sono. Vengono a fare dei controlli, anche con i cani antidroga e intervengono ogni volta che qualcuno li chiama. Ma il problema è che quando vedono le divise scatta il fuggi fuggi generale”.

Una situazione complessa, che lascia aperti una serie di interrogativi. Ad esempio quando quella ragazzina si allontana con i presunti pusher “cosa accade, consumano droga? O succede anche altro?”, si domandano inquieti in largo Pasteur.