E’ dura la risposta degli autotrasportatori di Confartigianato contro il taglio del 70 per cento delle deduzioni Irpef: “Non presenteremo la dichiarazione dei redditi fino alla scadenza del 20 agosto”.
E’ una delle proposte di protesta che segue la notizia resa nota “Solo nei giorni scorsi – si legge in un comunicato di Amleto Impaloni direttore della Confartigianato Imprese Piemonte Orientale – a ridosso della scadenza della presentazione della dichiarazione dei redditi, fissata per oggi, dall’Agenzia delle Entrate che ha comunicato che le deduzioni Irpef cui i trasportatori hanno diritto subiranno un taglio del 70%”.
“Ciò dopo che un accordo dei mesi scorsi con le associazioni degli autotrasportatori vincolava il Governo a mantenere stabile l’entità delle deduzioni stesse” .
“A livello nazionale le sigle dell’autotrasporto stanno conducendo confronti serrati con i Ministeri dei Trasporti e delle Finanze e si fa strada la proposta fatta propria anche da Confartigianato Trasporti di non presentare la dichiarazione dei redditi attendendo la scadenza del 20 agosto in cui si pagherà con un minimo di penale, anche se abbiamo chiesto che sia possibile pagare senza aggravi proprio per la situazione di incertezza che si sta delineando in questi giorni”.
Insomma a fronte della riduzione delle deduzioni degli autotrasportatori, attorno al 30% – che significa una media stimata di 10mila euro di tasse in più per autotrasportatore – l’ipotesi è quella di un periodo di forte conflittualità: “In assenza di risposte adeguate da parte del governo e del ministro Delrio – afferma Impaloni – UNATRAS ha già fatto sapere che si profilerà sicuramente lo stato di agitazione della categoria dell’autotrasporto italiano. I nostri autotrasportatori stanno pagando una crisi durissima e questa mazzata fiscale per fare cassa sulla pelle di chi ogni giorno lavora e rischia in proprio non ci voleva”.