Quando i Novaresi si ritrovano in compagnia, può darsi che qualcuno del gruppo non si faccia vedere per più volte. Scatta, allora, immancabile la frase: “Ma che fin ch’l’ha fai cul la’? l’avra’ mia fai la fin dal povar Prina?” (ma che fine ha fatto Tizio? Non avra’ mica fatto la fine del povero Prina?).
Gia, ma chi era il povero Prina?
Giuseppe Prina (1766/1814) fu un contabile (nessun altro voleva prendersi una simile incombenza) che assurse alla carica di Ministro delle Finanze durante il periodo Napoleonico. Il tentativo di far rientrare nelle casse i molti denari spesi dall’Imperatore per le sue campagne, fu maldestro. Mise tasse e imposte in ogni dove. Compresa la tassa sul macinato, cioè sulla farina indispensabile per fabbricare il pane. Quando la stella Napoleonica si eclissò, i Milanesi pensarono bene di vendicarsi.
Lo cercarono in casa, lo trovarono nascosto nel solaio, lo spogliarono e, nudo, lo gettarono dal primo piano. Già questo salto gli procurò diverse ferite e fratture, ma i Milanesi erano veramente esasperati e lo finirono, dopo una brevissima fuga, trafiggendolo con le punte degli ombrelli.
In un vicolo centrale di Novara, una lapide ricorda il luogo di nascita e il funesto evento.
Paolo Nissotti