Giuseppe Cortese, uno degli indagati nell’inchiesta Nord Ovest, segnala alla Procura una vicenda che “emerge dagli atti e che pensavo sarebbe stata considerata nel corso delle indagini, cosa che invece non è avvenuta”. Di fatto, Cortese segnala una serie di pressioni esercitate dal primo cittadino Andrea Ballarè su Fabrizio Bertola, proprietario di Vailog (alias aree industriali di Agognate) affinchè lo stesso Bertola mantenesse la proprietà di Tribuna Novarese, di cui Cortese è stato per anni e anni direttore ed editore; lo stesso Bertola titolare, con Vailog, del progetto delle aree industriali di Agognate, nonchè proprietario di quei terreni agricoli su cui oggi la Giunta Ballarè sta lavorando per l’approvazione della variante e per dare il via alla realizzazione del progetto di Vailog stessa. Una vicenda che si interseca anche con l’indagine dello stesso Cortese, perseguito sulla questione Nord Ovest, il giornale cui Cortese diede vita, dopo l’uscita di scena da Tribuna Novarese.
Documenti alla mano, Cortese racconta i fatti: “La richiesta di rinvio a giudizio sulla vicenda Nord Ovest si basa, di fatto, soltanto su un teorema, quello secondo cui si sarebbe costituita una società editrice, e questo sarebbe il reato, che aveva come fine quello di sostenere la carriera politica di Massimo Giordano, un teorema che ipotizza, senza alcun elemento probatorio, favori e promesse fatte da Giordano e dal sottoscritto alle aziende che di questa società facevano parte”.
Cortese lo definisce un “teorema assolutamente fasullo. Falso fin dalle premesse”. E qui inizia il racconto, basato, come dice Cortese, su “un’infinità di atti analizzati dall’inchiesta. Nord Ovest nasce dal fatto che Tribuna mi venne sottratta dalla linea politico editoriale per marciare verso altri lidi. Tra me e l’allora editore, Bertola, esisteva un patto chiaro: se e quando Bertola si fosse sottratto dalla gestione del giornale, me lo avrebbe restituito. E’ finita che io e i miei più stretti collaboratori siamo stati licenziati a gennaio 2012. Ecco perchè: il Sindaco di Novara, come mi venne confermato dallo stesso Bertola (e come risulta nel testo della denuncia depositata da Cortese, ndr), pretendeva che Bertola, per avere le aree industriali, prendesse le distanze da Tribuna. Trovammo nuovi acquirenti, stavamo per firmare: peccato che, nemmeno così, al nostro primo cittadino andava bene. Il Sindaco esigeva infatti che Bertola rimanesse proprietario di Tribuna, ma che io me ne andassi e che il giornale acquisisse una linea politica dettata direttamente dal primo cittadino. Ci sono tracce infinite di questa vicenda agli atti nella vicenda Nord Ovest, fino ad oggi totalmente ignorate. Un rapporto di polizia giudiziaria dice che il direttore di Tribuna è stato designato dall’addetto stampa del Sindaco Ballaré. Fatto fuori il sottoscritto e i suoi fedeli, da più parti mi sono arrivate sollecitazioni per dare vita ad una nuova iniziativa editoriale che pian piano prese corpo: presentai alle società interessate un piano editoriale capace di mantenere in piedi quei valori che erano alla base della storia di Tribuna e che non volevamo perdere. Nella storia che sto raccontando ci sono testimoni, prove, documenti; nelle asserzioni per chiedere il mio rinvio a giudizio non c’è alcun riscontro”.
Una vicenda “sconcertante. Un sindaco che decide chi può fare un giornale e chi no è già lesivo dei diritti di un giornalista. Ma poi di mezzo ci sono le aree industriali: nessuno si chiede per quale motivo il Pd fosse assolutamente contro le aree industriali e, una volta vinto il Comune di Novara, non solo abbia cambiato idea, ma lo abbia fatto in modo più invasivo rispetto agli ultimi progetti della giunta Giordano e Moscatelli, ricalcando quel progetto a cui Tribuna si oppose con determinazione??? Un milione di metri quadrati dietro ai quali c’era anche la CSSG, quella famiglia di imprenditori che di fatto affossò la grande realtà imprenditoriale della Santi. Insomma, viene ripescato un progetto a cui si era opposto anche Giordano quando era sindaco, ravvedendo una carenza particolare di trasparenza nell’intera operazione”.
Un cambiamento di idea che, secondo Cortese, “non può che avere a che fare con la storia legata a Bertola e a Tribuna. In più, oggi Bertola vende la Vailog ad un’immobiliare inglese, dietro a cui potrebbe esserci chiunque e a domanda diretta risponde ‘no comment’??? Ma chi dovrebbe commentare allora se non un sindaco?”. Cortese annuncia anche che della questione investirà l’Ordine dei Giornalisti con cui ha appuntamento ad inizio luglio. “Che una linea editoriale possa diventare fondante di un’accusa di questo genere è assurdo. Non è certo così, come ho già detto, ma paradossolamente sarei liberissimo di fare un giornale per fare eleggere Giordano presidente dell’Onu. Teorizzare che questo possa essere elemento probante di un’accusa giudiziaria ritengo sia di una gravità pazzesca su cui l’Ordine non può non intervenire”.
Per concludere: “L’invasione di campo del Sindaco Ballarè in questa vicenda è quantomeno spregevole. Oltre alla denuncia utilizzerò la vicenda anche come memoria difensiva”