Non servono requisiti particolari, se non un minimo di esperienza nel settore; 10 mila euro garantiti per un lavoro di quattro mesi, ma sbrigatevi perchè ci sono soltanto tre giorni a disposizione, a questo punto anche meno, per rispondere all’avviso pubblico.
E’ proprio il caso di dire: quando le campagne elettorali vengono fatte pagare ai cittadini.
Ha dell’inverosimile, infatti, l’avviso pubblicato il 15 settembre (due giorni fa) sul sito del Comune di Novara, tramite il quale si annuncia l’intenzione di affidare un incarico per la gestione “dei processi comunicativi a supporto della predisposizione del Piano di Comunicazione dei documenti di fine mandato e della Carta dei Servizi della Biblioteca Civica“.
Da che mondo è mondo, tale compito è sempre stato affidato a personale interno, ruoli che nell’amministrazione Ballarè non mancano certo: dal direttore generale al segretario generale all’addetto stampa.
Oggi, il sindaco di Novara cambia, a sorpresa, le carte in tavola con un avviso che lascia quantomeno perplessi e tanto “amareggiati”, visto che quei diecimila euro previsti per l’incarico usciranno dalle casse comunali e, quindi, dalle tasche dei novaresi.
Ma vediamo cosa sarà chiamato a fare il “guru” della comunicazione di cui pare esserci così tanto bisogno a Palazzo Cabrino: “Raccolta e sistematizzazione degli input ed osservazioni provenienti dall’Amministrazione Comunale, proposizione delle sintesi di comunicazione e di divulgazione ai cittadini dei contenuti degli strumenti istituzionali anche mediante l’elaborazione di rappresentazioni schematiche, manifesti, dépliant, volantini, banner, ideazione degli strumenti comunicativi che utilizzino un linguaggio semplice che trasferisca i concetti complessi del bilancio di fine mandato alla cittadinanza e agli
stakeholder“.
E i requisiti? Nulla di impegnativo: niente condanne, niente negligenze, non aver commesso errori gravi nell’attività professionale, niente di più… Oltre ad una “comprovata esperienza pregressa nella stesura, redazione e predisposizione di progetti di comunicazione complessi a livello nazionale/locale
per enti pubblici o locali“.
Un’iniziativa “allegra” che sarà difficile passi inosservata alla Corte dei Conti che da almeno un paio di anni sta tenendo sotto stretta sorveglianza le “spese inutili” di Ballarè che, pur tuttavia, prosegue imperterrito per la sua strada. Altro che spending review!
Tutto questo a meno di otto mesi dalle elezioni amministrative. E’ ufficiale: Ballarè è già in campagna elettorale… Peccato che, stavolta, almeno in parte, la dovranno pagare, volente o nolente, i cittadini!