Sede: Piccolo Coccia
Oggetto: conferenza stampa promossa dal Comune di Novara
Tema: lancio della candidatura di Matteo Besozzi alla Presidenza della Provincia di Novara
Sì, lo sappiamo, suona davvero strano: il Sindaco del capoluogo, in una location del Comune, tramite l’Ufficio Stampa del Municipio, convoca la presentazione ufficiale del candidato di centrosinistra a Palazzo Natta. Una mossa palesemente politica che decisamente cozza con il ruolo dell’istituzione da cui è stata paradossalmente promossa. Tanto per essere chiari: la circolare n’32/2014 del Ministero dell’Interno cita espressamente che i candidati possono compiere attività di propaganda “al di fuori dell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali sempre che, a tal fine, non vengano utilizzati mezzi, risorse, personale e strutture assegnate alla pubblica amministrazione”. Solo inopportuno?
Ma andiamo ai fatti.
La legge è cambiata: le province sono state soppresse ed ora gli amministratori, stando alle nuove normative, andranno alle urne per scegliere un presidente e un consiglio che governino la Provincia d’intesa con il territorio dal 12 ottobre e per i prossimi 5 anni. A fine settembre verranno raccolte le candidature.
Il centrosinistra esce subito allo scoperto, come avevamo anticipato, forte dei propri numeri che confermano, fin da ora, salvo eclatanti colpi di mano, la vittoria di Matteo Besozzi, attuale segretario provinciale del Pd e neo eletto Sindaco di Castelletto Ticino.
E’ il primo cittadino di Novara, al tavolo con il candidato alla presidenza, a fare gli onori di casa e a spiegare il tema dell’incontro: “Le politiche della Provincia ricadono sugli amministratori, dunque ha senso che gli stessi amministratori facciano parte di questo ente – spiega Andrea Ballaré –Questa è una riforma fondamentale: si riformano le province e poi si realizzano le città metropolitane. Novara si troverà in mezzo a Milano e Torino e certe scelte daranno essenziali per la tutela del nostro territorio“.
Non nega, il sindaco Ballaré, che ad oggi manchino “i contenuti non ancora definiti in modo preciso. Parte ora una fase di confronto e di tavoli tra Governo, Regioni e Comuni per definire le competenze: ossia chi fa cosa e con che soldi. Noi lavoreremo perché sia un contenuto che contempli il quadrante, nella stessa direzione in cui sta lavorando la Regione“. E poi l’ufficializzazione: “Oggi sono qui come sindaco della città capoluogo – continua Ballaré – per lanciare la candidatura di Besozzi come Presidente della nostra provincia”. Il Sindaco giustifica anche il passo indetto che lui stesso ha fatto per cedere la carica a Besozzi: “Si dava per scontato che fosse il sindaco del capoluogo a ricoprire tale ruolo o comunque a candidarsi per la Presidenza. Ma ritengo non ci fossero le condizioni per il sottoscritto, anche se la legge, in termini temporali, lo avrebbe consentito. Il mio mandato scade nel 2016: meglio indicare un candidato che possa impegnarsi e portare avanti un’attività che richiederà mesi e mesi di lavoro. Besozzi è la persona che per esperienza, capacità e rappresentatività può ricoprire al meglio questo ruolo“.
E Besozzi spiega le priorità per una campagna elettorale che di fatto, oggi, ha aperto i battenti: “La nuova legge dà un’impostazione che valorizza molto il territorio, chiedendo agli amministratori locali di rappresentare l’ente. È un valore aggiunto fondamentale e centrale. Oggi parte un lavoro di ascolto di tutti coloro che contribuiscono al governo degli 88 comuni. Entreremo nel merito di tutte le situazioni. C’è ancora molta incertezza sulle funzioni future e soprattutto sulle risorse. Da questo momento, però, garantisco il mio impegno a contattare ed ascoltare i colleghi dei territori del nostro territorio. La disponibilità mi è stata chiesta dalla segreteria del PD e da numerosi sindaci, non solo di centrosinistra. Sono convinto che sia oggi più che mai necessaria una linea diretta con gli enti superiori per fare in modo che al Novarese arrivino i benefici maggiori. Se non possiamo contare sulle risorse economiche, puntiamo su quelle umane: in Regione abbiamo rappresentanti del territorio che sono pronti a darci il proprio aiuto. Metteremo in gioco tutte le energie di cui siamo capaci“.
Durante l’incontro, Brustia, sindaco di San Pietro Mosezzo, comunica che “è partita oggi la lettera di dichiarazione di dissesto dalla Provincia di Novara“. E se non si tratta proprio di dissesto, in realtà, poco ci manca: “Nessuna lettera – spiega Luca Bona, commissario a Palazzo Natta – Solo una relazione al Ministero – che peraltro ci viene richiesta – in cui dichiariamo che il prelievo dei 4 milioni di euro effettuato dal Governo direttamente dai fondi della Provincia (per tamponare gli 80 euro “regalati” dal premier agli italiani) creano all’ente non poche difficoltà di ordine economico. Se a questo aggiungiamo che la Regione da 5,6 milioni di euro all’anno ne aggiudica quest’anno alla Provincia di Novara soltanto 800 mila, ci sembra difficile arrivare al pareggio di bilancio“.
Sul tema candidature, silenzio, per ora, dalle forze di centro destra, anche se la Lega Nord sta lavorando ad una lista civica composta da rappresentanti del territorio, ma senza candidare un Presidente. “La legge l’hanno fatta Pd e NCd – conclude Bona, segretario provinciale della Lega – ed è una legge che non tutela per niente il territorio, quindi se la vedano loro“.