Fiducia o sfiducia: per il Sindaco Ballarè queste sono le ore del consiglio comunale convocato su richiesta di tutta l’opposizione per discutere e mettere ai voti una mozione con la quale si chiede la sfiducia del primo cittadino alla luce dei fatti avvenuti il mese scorso.
La vicenda, ormai arcinota, riguarda la pronuncia della Corte dei Conti, accuratamente e volutamente nascosta ai consiglieri comunali, per arrivare senza particolari problemi all’approvazione del bilancio di previsione. E se dapprima l’assessore al Bilancio Giorgio Dulio si è fatto carico di tale responsabilità, sostenendo che quella pronuncia non avrebbe avuto alcuna influenza sul previsionale 2015 e che, quindi, sarebbe stato tanto necessario quanto urgente approvare il bilancio senza interferenze, in un secondo momento le stesse responsabilità le ha ammesse il primo cittadino. Una responsabilità in primis politica per aver scelto di nascondere al consiglio (presidente compreso) il “verdetto” della Corte.
Una mossa duramente criticata dall’opposizione che ha raccolto le firme necessarie per presentare la mozione di sfiducia a Ballaré, ma anche malamente tollerata da alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno espresso perplessità sull’operato generale del loro rappresentante.
In consiglio, oggi, si giocherà a carte scoperte, nonostante la minoranza abbia intenzione di chiedere il voto segreto. La normativa prevede però l’appello nominale: quindi ciascun consigliere sarà chiamato ad esprimere il proprio voto in modo palese. Il voto segreto, essendo appunto segreto, susciterebbe meno imbarazzi e probabilmente permetterebbe di arrivare ad un voto basato più su un’etica amministrativa e pubblica, piuttosto che politica, come invece sarà. Il tutto senza arrivare al nome di eventuali franchi tiratori che, in maggioranza, certamente non mancano.
La vicenda della Corte dei conti ha comunque aperto tante domande e suscitato tante perplessità sull’attendibilità e sull’affidabilità di chi governa. Un fatto senza precedenti.
Il consiglio alle 9 discuterà le interrogazioni e , a seguire, la mozione di sfiducia. Seguiranno poi altre mozioni, tra cui quella sul Faraggiana e sul campo Tav.