E’ risaputo che le relazioni programmatiche al bilancio abbiano l’ambizione di disegnare un quadro della città che si governa decisamente al di sopra delle vere potenzialità e della realtà. La conferma arriva oggi con il sindaco di Novara, Andrea Ballaré, che sogna il “cantiere del futuro” per una città che deve fare i conti, giorno dopo giorno, con un presente certamente non facile e caratterizzato da scelte politico-amministrative che penalizzano i cittadini (Musa ne è un esempio). E mentre il consiglio comunale per l’approvazione del bilancio è ancora in corso, ecco come Ballaré ha introdotto, questa mattina, i lavori del consiglio:
«Questo bilancio ancora una volta ha l’ambizione di cambiare questa città, di farla crescere, di modernizzarla, di dotarla di strumenti che la conducano verso il futuro. Un bilancio che non nasconde l’ambizione di assumere un ruolo di innovazione, che ha dentro di sé i segni del coraggio e della responsabilità».
Il bilancio pareggia a quota 104.726.545,00 €, e mette a disposizione 29.755.030 per gli investimenti.
I tagli sono consistenti derivanti sia dallo Stato che dalla Regione e dalla provincia trasformata in ente di secondo grado. “Anche quest’anno – ha aggiunto il sindaco – assistiamo ad un quadro di riduzione delle risorse disponibili. Nel 2015, da parte dello Stato, per il Comune di Novara sono € 6.561.000 in meno su € 17.299.000. Dal 2010 ad oggi sono €19.600.000 in meno di trasferimenti”.
In questo quadro complesso, “vogliamo comunque mettere in campo ogni sforzo per assecondare i primi timidi segnali di ripresa senza mai perdere di vista – dice il sindaco – l’orizzonte ed il sogno di un futuro migliore”, con due obiettivi: “il mantenimento del livello di qualità della vita dei cittadini novaresi e la creazione delle condizioni di lungo periodo di crescita della città. Obiettivi perseguiti senza mettere mano alla leva fiscale: nessuna imposta viene aumentata, sebbene la legge lo avrebbe consentito”.
Tari, Musa, servizi vari a parte…
“Il grande lavoro di ridisegno del profilo della città con il recupero delle aree dismesse non è più materia da convegno, ma sta diventando realtà con progetti concreti: l’acquisizione delle Caserme, il grande progetto di recupero dell’area ex Ferrovie Nord, il progetto di recupero dell’ex Macello, l’ormai quasi conclusa ristrutturazione del Mercato Coperto”.
“Questo bilancio sostiene un significativo investimento in sviluppo, che produrrà occupazione soprattutto per i giovani. Dall’area industriale di Agognate, all’impegno per la creazione di impresa con gli incubatori e le start up. Dentro il “cantiere del futuro” c’è anche un modo diverso di guardare la cultura. Ci sono stati anni in cui le attività culturali e di spettacolo sono state una macchina per la creazione di consenso a qualsiasi costo, con livelli qualitativi spesso discutibili. Oggi la crescita del sistema culturale genera la nascita di nuovi mestieri, così come il rafforzamento dell’università e delle attività di ricerche, come il grande centro di studio sulle malattie autoimmuni”.
Ma per fortuna “il cantiere del futuro non si dimentica di chi fa fatica nel presente: anche il bilancio 2015 prevede un robusto investimento nel sociale per aiutare i cittadini a reggere gli urti della crisi. Un accompagnamento quotidiano nelle difficoltà, che va di pari passo ad un ripensamento delle strutture e delle organizzazioni: dalla grande riforma degli asili nido con l’introduzione di orari flessibili, alla revisione dell’assistenza domiciliare agli anziani con il progetto Casa Comune”.
«Non abbiamo di certo abbandonato la navigazione quotidiana. Perché è vero che a causa dei tagli e della situazione di grande criticità che abbiamo ereditato abbiamo fatto fatica sul fronte di manutenzioni e opere pubbliche. Ma ugualmente molto è stato fatto. Lo dicono le cifre: in questi quattro anni sono state realizzate opere pubbliche per quasi 24 milioni”.
“Siamo certi – ha concluso il sindaco – che nonostante il momento di difficoltà in cui ci troviamo, Novara e i novaresi sapranno cogliere il progetto di città proposto dall’amministrazione, contribuendo fattivamente con la loro capacità di fare squadra, la loro serietà e determinazione alla sua realizzazione, nella consapevolezza che la crescita e lo sviluppo dipendono certamente da dinamiche macro economiche e determinate dal livello nazionale, ma anche dalle scelte che ogni comunità assume per se stessa. A tutti è richiesto un po’ di coraggio, di fiducia nelle proprie capacità e nel futuro”.