“Novara ha il futuro in testa” e speriamo che i novaresi abbiano anche la testa per cambiarlo, questo futuro. Lo slogan scelto dal sindaco Andrea Ballarè per dare il via alla sua campagna elettorale, presentata sotto le finte vesti, davvero poco credibili, di un bilancio di fine mandato, inizierà a dare i suoi frutti a partire da domani quando, in città, i novaresi potranno ammirare la campagna di comunicazione/elettorale dedicata alle “grandi opere” e “grandi azioni” del Sindaco e della sua Giunta.
Quello che è stato ribattezzato come “un pecorso di condivisione con la città del bilancio di fine mandato”, va detto, costerà, come minimo almeno 20 mila euro ai Novaresi.
Noti sono i due bandi tramite i quali da Palazzo Cabrino veniva data eco da una parte alla ricerca di un guru della comunicazione, in grado di esprimere tale bilancio in modo perfettamente comprensibile ad ogni singolo cittadinio (si sa mai che a qualcuno scappi qualche valorosa azione del prode commercialista e della sua compagine) e dall’altra alla ricerca di sponsor per finanziare la stampa e la distribuzione (anche queste spese non di poco conto) del materiale prodotto dal guru stesso.
Oggi Ballarè, con una conferenza stampa, effettivamente affollata, alla Caffetteria Broletto, divenuta oramai la sede alternativa, se non sostitutiva, rispetto a quella istituzionale di Palazzo Cabrino, ha presentato il percorso che porterà al bilancio di fine mandato. Ovviamente non mancheranno i tour in città (Ballarè è già piuttosto avvezzo a certe procedure, vedi l’iniziativa “Strada per strada”), e in particolare nei quartieri, così come non mancheranno gli incontri con i giornalisti e la stampa locale. Gli appuntamenti si divideranno in tre fasi: la “Novara salvata“, innanzitutto. Così ha definito Ballarè i primi tre anni di amministrazione: “Abbiamo lavorato per parare i colpi di chi ci ha preceduto, salvando la Sun dai debiti, così come il Teatro Coccia, lo Sporting” e, dulcis in fundo, “il parcheggio di Largo Bellini che per fortuna non si farà più”. E dalla Novara salvata, il Superman gaudenziano passerà poi alla Novara dell’Innovazione (illustrando progetti come Pisu, smart city – che poi quanto sia smart Novara è tutto da verificare, visto che risulta 50esima nella classifica della smart cities italiane), per approdare, infine, al tema delle famiglie e dei bambini.
Da domani al 21 di marzo, i muri di Novara verranno tappezzati da 12 distinte campagne elettorali, ops! di comunicazione, dedicate ai vari temi, con un comune pay off (Novara ha in testa il futuro) e tante tematiche rappresentate attraverso animali simbolici: da quelli notturni per indicare l’illuminazione a led cittadina, alla volpe (per una “sedicente” furbizia ad approfittare dell’occasione Expo), all’elefante a dimostrazione del peso che Novara avrebbe conseguito, in questi anni di amministrazione Ballarè, a livello regionale e addirittura nazionale. Atto finale di tale tragedia/commedia quello della predisposizione e distribuzione a tutte le famiglie di Novara del bilamcio di fine mandato, opportunamente studiato ed elaborato da uno studio di comunicazione, quello che si è aggiudictao il bando da 10 mila euro. Il tutto entro marzo.
I tempi corrono, Ballarè anche; ma si sa, i supereroi sono sempre alla ricerca di nuove sfide. Stavolta, in gioco ci sono i prossimi cinque anni di amministrazione e di governo della città. Ballarè e la sua squadra giocano d’anticipo con una campagna elettorale/di comunicazione per ora pagata dai novaresi.
Per dovere di cronaca: il bilancio di fine mandato è un obbligo di legge, ma la legge non obbliga al prelievo dalle casse comunali per predisporlo. Come dire: questione di scelte!