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Novara

Banche Venete. Federconsumatori al Governo:”Promesse non mantenute”

Banche Venete. Federconsumatori contro il Governo:”Promesse non mantenute”

Durissimo comunicato diffuso da Federconsumatori Novara, che alla luce del DEF accusa il Governo di non aver mantenuto le promesse fatte agli azionisti, risparmiatori ed obbligazionisti truffati dai fallimenti delle banche venete.

Federconsumatori Novara ha diffuso un duro comunicato, firmato dai vertici dell’associazione, contro il Governo gialloverde a proposito della questione “Banche Venete”. Il riferimento va all’annuncio fatto il 4 ottobre scorso, in sede di discussione del decreto fiscale, dove “con grande clamore, come ci ha ormai abituato questo Governo – scrive nella nota stampa Federconsumatori – è stato annunciato che tutti gli azionisti-obbligazionisti-risparmiatori truffati sarebbero stati rimborsati. Suoni di tromba per annunciare che si sarebbe partiti subito e che 1,5 mld sarebbero stati destinati ai truffati”.

Sappiamo poi come l’iter del DEF sia stato quanto mai complicato, ma nel frattempo per Federcosumatori “non sono mancati, come sempre nella storia del Paese, pseudo Associazioni che hanno fatto da megafono. Di fatto l’unico effetto è quello di lasciare grande spazio ad una aggressiva azione di marketing per studi di avvocati verso persone che già hanno pagato la malagestio di alcune banche e che ora vengono chiamate a pagare per ricevere (forse? Quando?) un sostanzioso ristoro”.

Senza giri di parole, l’associazione denuncia la strumentalizzazione politica fatta sulla pelle delle vittime, cominciata con le elezioni del marzo scorso. “In campagna elettorale era stato promesso “Tutti rimborsati al 100%!”. Peccato che, dopo gli annunci, sono venuti i fatti: nel bilancio dello Stato 2019 trasmesso a Bruxelles, alla voce relativa al fondo, sono assegnati 0 Euro. Avete capito bene: ZERO! Per il 2020, 360 mln (è credibile?). Ed altrettanti per il 2021.

Allo stato attuale il fondo per il 2019, stando al draft che di fatto riassume il DEF, non riceverà alcuno stanziamento”.

Una delusione ed amarezza che forse verrà solo parzialmente mitigata a gennaio, quando molto probabilmente verranno promulgate quelle che Federconsumatori definisce “le famigerate norme attuative del fondo, che attendiamo dal marzo di quest’anno, nonostante ciò risulta improbabile pensare ad un ristoro nei primi mesi del 2019 per chi ha già ottenuto un ACF positivo, considerando che il fondo non ha alcuna dotazione e che non è chiara la sorte della dotazione di 25 milioni in 4 anni ipotizzata dall’originaria previsione della legge di bilancio 2018 targata Baretta, che deve presumibilmente intendersi revocata”.

Per tutti questi motivi, Federconsumatori chiede al Governo “una convocazione urgente delle Associazioni dei Consumatori riconosciute dal CNCU, che hanno rappresentanza e delega dei cittadini truffati, per una verifica seria su cosa e come fare per dare risposte non fumose ai risparmiatori. In assenza di tale convocazione procederemo ad una manifestazione sotto al MEF, per esprimere le proteste dei risparmiatori”.