Di artistico e culturale c’è ben poco in questo bando: e considerato che si tratta di un avviso finalizzato alla raccolta di proposte per la gestione del Teatro Faraggiana, storica struttura novarese chiusa da anni, risulta un po’ riduttivo.
A fine luglio, l’amministrazione comunale ha pubblicato il bando “per l’affidamento della concessione a soggetti terzi della gestione del complesso immobiliare di proprietà comunale denominato “Cinema teatro Faraggiana” per attività di spettacolo e culturali“. Un bando che, stando alla sua finalità, ha una configurazione anomala.
Prima di tutto, è stato predisposto dall’Ufficio Lavori Pubblici e non dalla Cultura, settore che, proprio per la sua mission, dovrebbe monitorare e supervisionare l’intero procedimento, tenendo conto che dentro al Faraggiana, più che altro, si dovranno svolgere attività culturali, appunto, ed artistiche. Di queste ultime, si fa un breve cenno, dopo pagine e pagine di disciplinare di gara che somigliano più ad un bando per l’esecuzione di lavori di tipo edilizio che non per la gestione di un teatro. E nel breve cenno si fa riferimento al “programma artistico e culturale delle attività e dei servizi per la concessione e la gestione del complesso immobiliare”, richiedendo un progetto culturale, con ipotesi di programmazione del 1° anno di concessione, un piano delle attività e dei servizi aggiuntivi ed integrativi”, nonchè un piano degli interventi, degli impianti e delle attrezzature di completamento, nonchè delle manutenzioni.
Cinema o teatro che sia, unico vincolo è quello di non scontrarsi con la programmazione del Coccia, oltre ovviamente al divieto di proiezione di film particolari…
Sulle questioni tecniche, il bando è tutt’altro che morbido: innanzitutto, l’agibilità della struttura dovrà essere richiesta ed ottenuta dal futuro concessionario, procedimento che, a parole, può sembrare semplice, ma su un impianto delle dimensioni e del peso del Faraggiana potrebbe anche incontrare degli ostacoli non da poco lungo il cammino.
Secondo aspetto: tutti i soci o rappresentanti di imprese, associazioni, o società che depositeranno la propria proposta, dovranno avere alle spalle un curriculum che preveda anche l’esperienza passata di gestione di teatri, auditorium ecc con posti superiori alle 100 unità. Verrebbe da dire ovviamente: il direttore artistico sarà certamente la figura trainante nella gestione del teatro, ma che tutti i componenti dell’Ati o impresa che sia debbano avere tale esperienza è una richiesta che diventa un po’ difficile da soddisfare.
Altro problema: la manutenzione ordinaria e straordinaria sono in carico al concessionario.
“Il Piano delle manutenzioni – cita il disciplinare – è il documento che descrive le manutenzioni ordinarie e straordinarie di rinnovo (tutte a carico del Concessionario) messe in atto per garantire la corretta fruizione nel tempo, nonché il mantenimento della funzionalità, delle caratteristiche di qualità, dell’efficienza e del valore economico”, ecc ecc.
Il tutto in barba alla normativa che impone invece che sia il proprietario dell’immobile ad occuparsi della manutenzione straordinaria, nel caso specifico, il Comune di Novara.
Insomma, un bel guaio per chi voglia partecipare a questo bando che, se non verrà almeno in parte modificato o integrato, potrebbe andare deserto, come successo per altri avvisi pubblici.
C’è comunque tempo fino al 30 settembre per prendere visione del disciplinare di gara, fare il sopralluogo e ufficializzare la propria proposta, sempre che, di proposte … ne arrivi qualcuna.