Comune e Provincia si uniscono per il bando sui servizi legati all’Istruzione. La gara verrà gestita dal Comune di Novara. E’ quanto emerso dall’ultimo incontro tra i sindacati e i responsabili del settore, con l’assessore competente Angelo Sante Bongo.
“Gli enti stanno predisponendo la convenzione per fare un appalto unico”, spiegano alla Fp Cgil.
“Se effettivamente sarà così, le condizioni migliorative del personale saranno le medesime per tutti e due gli enti. Di fatto il personale ora in servizio nell’appalto della Provincia, beneficerà per il prossimo futuro delle condizioni migliorative già esistenti nell’Ente Comune (maternità al 100%, premio presenza sulla formazione, scelta fra socio e dipendente etc), mentre il personale educativo in appalto dell’Ente Comune, Beneficerà delle condizioni migliorative previste dal Protocollo sul servizio (già presente in Provincia) firmato col comune a settembre 2016 (inquadramento in categoria D2, etc..). Dovrebbe essere salvaguardato l’importo economico del costo del personale che non sarà soggetto a ribasso. Sul pasto c’è l’intenzione di concretizzare il suo diritto al personale come miglioria da offrire da parte delle aziende in sede di gara. In un secondo momento si concorderanno col comune eventuali criteri per l’accesso al pasto”.
Convergenza tra Comune e sindacati anche sull’integrazione scolastica con la richiesta “di un tavolo insieme alle altre istituzioni coinvolte (Asl, Miur, etc..)”.
Ora si attendono passi concreti verso gli obiettivi condivisi anche se rimangono sul tavolo questioni aperte: “Non sappiamo quanto la Giunta Comunale è disponibile a mettere, come aumento di soldi, in relazione al necessario aumento di ore di lavoro, di rivisitazione e miglioramento dell’accesso ai centri estivi comunali e della loro qualità. L’assessore assicura che non verrà diminuito quanto finora stanziato, ma non ha dato certezze sul risultato”.
Altrettanto incerte “le risposte in merito alla nostra richiesta di aumento del numero di ore; il trend del numero degli alunni disabili è in continua crescita, anno per anno, come evidenziato anche dal Miur, e riteniamo che, per il diritto verso tali alunni e studenti, non basti la sensibilità personale espressa dall’Assessore e dallo stesso Direttore Generale, ma servono atti concreti (e quindi economici) che portino a far avere più certezze a quegli alunni e studenti con disabilità sul diritto all’intervento educativo. Devono essere considerati una priorità”.
“Ulteriore capitolo non foriero al momento di certezze – concludono i sindacati – è quello dei centri estivi. Abbiamo evidenziato nuovamente quali siano le criticità di questi ultimi anni: l’aumento delle tariffe, soprattutto a maggiore danno per le famiglie con più figli, e una ondivaga offerta animativa degli stessi. A scanso di equivoci abbiamo ribadito che per la Fp Cgil non vi è altra strada che migliorare l’attuale offerta pubblica attraverso la riduzione del piano tariffario per favorire una maggiore partecipazione e una migliore offerta animativa e progettuale costante per farsì che le molte famiglie allontanatesi nel tempo possano ritornare a usufruire del servizio pubblico. Ogni altra scelta significherebbe per noi l’abbandono di un pezzo di intervento comunque gestito, tramite appalto, dal pubblico”.
Gli incontri riprenderanno il 10 gennaio, dopo che la Giunta avrà discusso del bilancio: a quel punto si potrà capire quali siano le risorse che la Giunta intende mettere in campo per i servizi legati all’Istruzione.