Un panino, un caffè, una bibita. Regolare scontrino. Tutto a posto? Mica tanto… Perchè il gestore di un bar tavola calda in centro a Novara non ha dichiarato i ricavi per quattro anni consecutivi, dal 2012 al 2015, omettendo anche di versare l’Iva. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Novara nel corso di una verifica fiscale: 430.000 euro di ricavi non dichiarati ed un’Iva evasa pari a 30.000 euro (il nome del locale non è stato reso noto dalla Gdf, nonostante le richieste dei giornalisti, per ragioni di privacy).
E’ bastato un controllo incrociato dei dati perchè i Finanzieri sirendessero conto che, a fronte di scontrini regolarmente rilasciati ai clienti, quell’imprenditore non aveva mai dichiarato i propri redditi.

Operazione della Finanza in un bar del centro di Novara
Probabilmente, l’imprenditore, come spiegano al comando delle Fiamme Gialle di piazza Del Popolo, “era convinto che bastassero gli scontrini per farla franca, omettendo però sistematicamente la presentazione delle dichiarazioni dei redditi per gli anni 2012, 2013, 2014 e 2015”. I finanzieri hanno ricostruito nel dettaglio l’effettivo volume d’affari realizzato dall’impresa e a conclusione delle indagini all’evasore è stata contestata l’omessa dichiarazione di ricavi per 430.000 euro e un’evasione di Iva pari a 30.000 euro.
“Il contrasto al sommerso d’azienda – concludono alla Guardia di Finanza – costituisce una linea d’azione fondamentale nell’ambito delle funzioni di polizia economico-finanziaria del Corpo, non solo per i profili strettamente connessi al recupero dei tributi sottratti al bilancio dello Stato e degli Enti locali, ma anche perché consente di arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e le cui prospettive di sviluppo sul mercato sono seriamente compromesse da chi svolge attività “in nero””.