A poche ore dall’addio ufficiale di Marco Baroni, anticipato dal nostro giornale già da qualche giorno, in attesa dell’annuncio del nuovo mister che il Novara comunicherà probabilmente solo trascorso il week-end, sono forti gli indizi che portano in direzione Brescia, dove Roberto Boscaglia (in scadenza di contratto) non ha ancora rinnovato, ed a quanto pare, sarebbe vicinissimo alla panchina azzurra. Alcuni tentennamenti della società lombarda, hanno di fatto consentito all’ex tecnico del Trapani, di guardarsi attorno e l’operazione Novara calcio a quanto pare, è tra le ipotesi che più lo avrebbero convinto.
Chi pensava che l’addio a Baroni lasciasse presupporre una nuova rivoluzione, potrebbe ricredersi, perchè il cambio Baroni-Boscaglia, rappresenterebbe invece una sorta di continuità tecnica, sia per le caratteristiche di gioco, che per l’esperienza ed il tipo di approccio umorale che accomunano chi lascia e chi può arrivare. Perchè dunque cambiare tutto per non cambiare niente?
Se come pare, l’addio di Baroni è maturato anche per volontà consensuale del tecnico, è facile ipotizzare che la società, convinta che il solco tracciato quest’anno potrebbe maturare e fruttare ulteriormente, abbia volutamente cercato di trovare una figura capace di inserirsi subito sulla scia già tracciata, scegliendo proprio un profilo che non si discosti troppo dal recentissimo passato.
Marco Baroni poi, pare probabilmente ad un bivio della carriera, accettare cioè un progetto da consolidarsi nel tempo attraverso un contratto almeno biennale (con qualche offerta in tal senso sul tappeto, mentre a Novara si dice avrebbe ottenuto solo un altro anno di contratto), oppure fermarsi per un po’ e così risolvere alcuni problemi fisici che ne stanno complicando il lavoro sul campo (un anca dolorante su cui intervenire il prima possibile). Una tesi che verrebbe sconfessata dalle altre voci di mercato che comunque si stanno rincorrendo, come un quella che vedrebbe il duo Teti-De Salvo attenzionare qualche profilo di totale rottura, come una giovane promessa su cui scommettere, anche correndo qualche rischio. In questo caso più che Gennaro Gattuso (si era parlato di lui anche l’anno scorso), è sembrato più confacente il suo avversario nella finale play-off di Lega Pro (Pisa-Foggia) e cioè Roberto De Zerbi; oppure Stefano Vecchi, mister della Primavera dell’Inter, nome che era già stato avvicinato agli azzurri nella scorsa stagione. Salvo sconvolgimenti e sorprese però, Roberto Boscaglia 48enne di Gela, dovrebbe prevalere su tutti gli altri, nelle prossime ore le eventuali conferme del caso.