Basket College e Basket Club Novara: l’ambizioso progetto che ha saputo guardare oltre la pandemia
Le due società, che da tempo collaborano insieme, hanno gettato le basi per dare alla piazza di Novara un ambizioso futuro cestistico, che parta innanzitutto dai propri giovani e dal mantenimento della serie C Silver.
Dopo due anni di quasi totale congelamento delle attività sportive a causa della pandemia, Basket College Novara, può serenamente affermare di aver messo alle spalle i momenti più difficili. Non è stato semplice rimettere in moto una macchina organizzativa e tecnica, che gestisce un centinaio di giovani e giovanissimi cestisti, che non dimentichiamolo, come molti loro coetanei, sono stati fra i più penalizzati dalle restrizioni dovute al covid-19.
“Devo dire che siamo stati davvero fortunati perché partendo dal centro estivo e dagli allenamenti all’aperto siamo riusciti poco per volta, anche grazie alla campagna vaccinale, a gestire l’emergenza pandemica e credo che lo sport sia uno dei modi più efficaci per tornare a respirare quella normalità che ci manca da veramente troppo tempo”.
Così ci spiega Simone Tarlao, giovane dirigente di Basket College, con il ruolo di capo allenatore e responsabile del settore giovanile insieme a Tommaso Brustia, i quali si sentono innanzitutto di ringraziare l’ottimo lavoro dirigenziale ”che ha investito tempo e denaro per ampliare lo staff quando tutte le società sono state colpite anche economicamente dalla pandemia, puntando su figure giovani come le nostre, per il settore giovanile, e su figure di alto profilo per il settore Minibasket come Simona Zoppis e Ilaria Marini, che hanno affiancato la storica Serena Gamba”insomma una linea green che grazie all’ottimo lavoro di staff con le allenatrici più esperte“ci ha permesso di ritrovare qualche bambino e ragazzo che aveva smesso ma soprattutto di portare nuovi iscritti alla società che ha più che raddoppiato il proprio totale di iscritti”.
Il coraggio di investire durante la pandemia
I due anni di stop a causa del covid, Simone Tarlao non li ha direttamente vissuti nel contesto di Basket College, arrivando in società nel giugno 2021, quando il presidente Andrea Delconte, insieme ai suoi dirigenti, erano già ripartiti a spron battuto, con rinnovato entusiastico spirito, a cominciare dai lavori che hanno ripristinato le strutture di via Poerio, con due campi all’aperto, che sono divenuti il cuore dell’attività estiva e della socialità dei ragazzi.
“Qualche famiglia che aveva paura di far praticare sport di contatto in uno spazio chiuso come la palestra – chiarisce Tarlao – all’aperto ha trovato una tranquillità maggiore e molti ragazzi che avevano smesso, hanno ritrovato il piacere e la gioia di giocare con gli amici e i compagni di sempre, molti altri hanno colto l’occasione per iniziare un nuovo sport in assoluta sicurezza”.
Puntare sul recupero delle strutture di via Poerio, si è rivelata una scelta vincente, costata molto impegno e sacrificio non solo economico, ma a quanto pare ne è assolutamente valsa la pena.
“Certamente sì, nei nostri due campi all’aperto abbiamo organizzato il nostro Summer City Camp che è stato sponsorizzato da Decathlon e Nova Coop, due partner che ci affiancheranno anche con la nuova edizione di questa estate a partire dal 13 giugno 2022” un vero e proprio centro estivo, aperto a tutti, per tornare a fare attività sportiva all’aperto, in sicurezza e che permetterà a bambini e ragazzi di ricucire quella rete di legami che tutte le restrizioni hanno bruscamente interrotto.
“La socialità e il rapporto umano – prosegue Simone Tarlao – sono stati, due aspetti molto importanti che la pandemia aveva fatto venire meno, e che grazie al nostro centro estivo, abbiamo potuto restituire agli oltre 350 bambini e ragazzi che sono passati da noi durante tutta l’estate scorsa e non vediamo l’ora di rivedere, spalancando le nostre porte a tutti anche questa estate”.
Guardare sempre avanti
Insomma, se in altre società si sono purtroppo persi tesserati e dirigenti, finiti avviluppati in una sorta di apatia post pandemia, la dirigenza di Basket College ha avuto persino il coraggio di rilanciare, maturando insieme ai vertici di Basket Club Novara, la storica decisione di mettere insieme le forze, per andare verso un unica grande ed ambiziosa società di basket, progetto che davvero potrà dare alla città di Novara ciò che merita.
La fusione avvenuta ufficialmente il 19/01/2022, diventerà operativa a partire dalla prossima stagione agonistica e rappresenta il naturale coronamento di una sinergia già attiva da anni, ma che porterà alla città di Novara una vetrina importante anche nel mondo Senior.
“Per Basket College Novara avere una prima squadra è fondamentale per lo sviluppo del proprio settore giovanile – ci spiega Tarlao – la C Silver rappresenta il massimo campionato in cui una squadra novarese milita e dall’anno prossimo la squadra avrà certamente un’impronta giovanile con delle figure di giocatori senior che faranno sia da chioccia che da punto di riferimento tecnico, dando enormi possibilità di crescita ai giovani del nostro settore giovanile”.
Primo obbiettivo: mantenere la categoria
“Da allenatore di settore giovanile e assistente della C Silver di quest’anno, trovo questa fusione fondamentale per poter davvero puntare a fare le cose in grande sia a livello Senior, competendo in un campionato che inizia ad essere di alto livello, sia a livello giovanile, perché siamo in grado di dare una prospettiva futura davvero di spessore e decisamente più ambizioso rispetto alle altre realtà cittadine”. Questo concetto, espresso in modo chiaro da Simone Tarlao, spiega bene, quanto sia importante avere la prima squadra in serie C Silver.
Una categoria che però Basket Club Novara deve mantenere, visto che al termine della Regular Season, la squadra di coach Mauro Delconte, finita penultima nel Girone B, dovrà ora difendere nei play-out, dove probabilmente potrebbe trovare Saluzzo. Inutile dire che il primo obiettivo sarà innanzitutto mantenere la categoria, per poi puntare nel medio periodo a campionati di livello nazionale, palcoscenico al quale la piazza novarese può certamente ambire. Per questo motivo, la sinergia fra le due società, si è messa in moto per farsi trovare pronti alla sfida play-out, se necessario, intervenendo anche sul mercato, dal quale potrebbero arrivare importanti novità già nei prossimi giorni.
Educare allo sport ed alla cittadinanza
C’è una precisa filosofia alla base del progetto societario, che non riguarda solo gli aspetti agonistici. “Il nostro ruolo in palestra non si esaurisce certo con correzioni e dettagli tecnici, va ben oltre – ci spiega il Capo Allenatori Simone Tarlao – è proprio un compito anche educativo, che si deve affiancare a quello dei genitori e a quello degli insegnanti a scuola. Non possiamo certamente permetterci di sovrastare i genitori ma siamo sempre disponibili a collaborare per il bene di ogni singolo ragazzo”.
Ci sono ambienti e sport, dove capita che famiglie e scuola, finiscono addirittura per diventare elementi di disturbo o contrapposizione. “Non è così da noi, dove siamo estremamente fortunati, perché nessun genitore si è mai mal comportato in palestra, anzi, si sono sempre resi disponibili per aiutare, sia nei tornei sia durante l’anno in palestra e per questo non posso che ringraziarli davvero di cuore”.
Ci sono regole di base non derogabili, che partono dal rispetto per compagni, avversari e attrezzature e “devo dire che a parte qualche rarissimo caso isolato non abbiamo avuto problemi in questo senso” chiarisce Tarlao.
Il capitolo scuola resta comunque sempre spinoso, per questo il team di allenatori-educatori, ha chiarito sin dall’inizio, che l’andamento scolastico parallelo a quello cestistico, resta molto importante. “Abbiamo spiegato infatti che in caso di ‘punizione’ i ragazzi avrebbero saltato le partite, non certo gli allenamenti, poiché lo sport è un impegno che va preso e mantenuto anche per rispetto dei compagni. Abbiamo avuto qualche caso in cui i genitori hanno ritenuto di prendere dei provvedimenti per qualche cattivo voto, e come da accordi il ragazzo ha saltato la partita, non gli allenamenti durante la settimana, senza discussioni né col ragazzo né con la famiglia. Anche in questo senso la collaborazione con i genitori è fondamentale per portare avanti la crescita a 360° del ragazzo”.