“Musa è una sciagura”: a dirlo è Matteo Besozzi, commerciante, ex presidente dell’associazione “Novara in Centro” che traccia un bilancio del nuovo piano Parcheggi a distanza di un mese dalla sua entrata in vigore.
Parole dure, che, peraltro, aveva già anticipato al nostro giornale ancor prima della partenza di Musa.
“Dall’inizio di febbraio, Musa si è abbattuta sulla città di Novara come una sciagura, poiché non riesco a definirla diversamente. Se le Muse rappresentavano l’ideale supremo dell’arte, mai appellativo fu più sbagliato per denominare il nuovo progetto di “mobilità sostenibile”. Dopo meno di un mese dalla sua introduzione, siamo alla conta delle vittime. Pendolari costretti a parcheggiare a distanze siderali dal centro, poiché non possono permettersi di pagare il parcheggio o l’abbonamento; commesse aggredite mentre tornano alle proprie autovetture alla sera, in zone desertificate; residenti obbligati a pagare anche sotto casa per scaricare la spesa o i figli; intere vie un tempo gremite di gente, oggi vuote; parcheggi blu inutilizzati; attività commerciali in conseguente brusca flessione di incassi. Su una città che già viveva una situazione di pesante crisi locale, e aumento della micro criminalità, si è voluto ulteriormente infierire, introducendo un deterrente all’afflusso di pubblico“.
Un’analisi che va oltre l’aspetto commerciale ma che tocca anche temi più delicati, fino a quello della sicurezza.
“Nessuno pensa al bene della città. Intanto Musa va avanti e toglie il 20% degli incassi al commercio”
“Non è servito a nulla finire su “Striscia la Notizia”, facendo una bruttissima figura a livello nazionale; non sono servite le oltre 8.000 firme raccolte nei gazebo del comitato “No Musa” ; non sono serviti i sonori fischi con i quali il nostro primo cittadino viene puntualmente accolto ad ogni rappresentazione teatrale al Coccia; non ha colto nel segno nemmeno la tagliente ironia di Fiorello, durante il suo recente spettacolo novarese. Musa va avanti, e non sembra che la nostra Giunta abbia intenzione di rivedere un progetto nato male, e attuato peggio. Pendolari, residenti, e attività commerciali, non sanno più a chi rivolgersi. Ascom, così come tutte le principali associazioni di categoria, si è incomprensibilmente dichiarata a favore di Musa. I sindacati, non sono andati oltre ad un elenco di critiche proposte al Prefetto a gennaio; le opposizioni politiche litigano tra di loro, anziché pensare al bene della città. Eppure, sulla bocca di tutti i novaresi stride la velocità con la quale si sono trovati i soldi per posizionare le colonnine per i ticket dei nuovi parcheggi a pagamento, realizzati con rapidità encomiabile, mentre le strade della città versano in uno stato pietoso, piene di buche grandi quanto voragini; il cavalcavia che da Viale Roma porta a Corso Milano giace in una situazione improponibile da oltre un anno; i lavori di riassesto della Ztl in zona banche, e relativa nuova viabilità, si trascinano lentamente da oltre un semestre; l’illuminazione notturna di Novara sembra quella di un cimitero, che nel mentre ha riaperto, portandosi dietro una scia di polemiche infinite. Eppure, Musa è stata presentata alla cittadinanza come un progetto non per fare cassa, ma per abbassare l’inquinamento e il traffico cittadino, migliorando la qualità della vita quotidiana. Che ironia! Da uomo della strada mi spavento molto quando i caffè, le tabaccherie, le edicole, ossia le attività che vivono di passaggio mi dimostrano, registri alla mano, che dall’introduzione di Musa hanno subito un calo di incassi di oltre il 20%. Significa che abbiamo un 20% di pubblico in meno. Questo è l’unico grande risultato ottenuto da Musa, visto che i nuovi parcheggi sono costantemente vuoti, e non credo le casse comunali ne traggano gran beneficio. Nel mentre, i nostri vicini di casa pavesi e vercellesi, con ancora enormi parcheggi bianchi in città, se la ridono, poiché la clientela della Lomellina e della Bassa preferisce oggi i loro centri storici“.
Matteo Besozzi ha ricoperto la carica di Presidente dell’associazione “Novara in Centro”: “Nel 2013 avevo proposto una serie di correttivi al progetto Musa, caduti nel nulla. Creazione di ampi parcheggi gratuiti a ridosso del centro serviti da navette; fascia oraria dei parcheggi a pagamento dalle 9 alle 18 (non dalle 8 alle 20 come oggi); sabato gratuito tutto il giorno nei parcheggi in zona 1, come alla domenica, per dare nuovo impulso allo shopping in centro storico. Questi sarebbero slogan utili a migliorare l’impatto di Musa, non la propaganda pubblicizzata sui cartelloni stradali della inutile ora gratuita in pausa pranzo! Se è vero che l’intento di Musa è quello di diminuire il traffico e l’inquinamento nei giorni lavorativi, allora non si capisce il motivo del dover pagare anche al sabato, quando banche e uffici del centro sono chiusi“.