Buongiorno
Novara

Biciclette alla stazione: un problema che non si risolve con multe e ordinanze

La civiltà di una città si misura dalla possibilità per i cittadini di posteggiare le biciclette alla stazione quando ci si reca a prendere il treno?
Se andiamo a Modena, a Ferrara, a Ravenna, è così, ma non a Novara.

Biciclette in stazione: parte la rimozione

La delibera del Comune di Novara che infligge sanzioni amministrative e la rimozione della bici legata alle ringhiere del sottopassaggio o ad un palo ripropone l’eterno problema delle biciclette alla stazione.

L’operazione che partirà oggi, 1° agosto, è l’ennesima varata da una Giunta comunale dopo che la Giunta Correnti e la Giunta Giordano ne avevano effettuate di analoghe all’inizio della loro attività, nel decennio scorso; ma dopo poco tempo le cose erano tornate tali ed uguali a prima.

Rimuovere le biciclette vecchie ed abbandonate che occupano indebitamente spazi che potrebbero essere occupati da altri è non solo opportuno, ma doveroso e apprezzabile, ma di certo non risolve il problema; può dare un contributo la creazione di uno spazio chiuso a pagamento da parte di un privato nei pressi della Stazione, ma non soddisfa la domanda di posteggi per bici cresciuta negli anni insieme ad una forte mobilità di novaresi in partenza dalla stazione.

Lo stesso Assessore Rigotti, nella Giunta Ballarè, amministratore molto sensibile ai problemi dei ciclisti ed impegnato nel loro associazionismo, aveva ipotizzato accordi con le Ferrovie dello Stato per ampliare gli spazi disponibili per i ciclisti, ma non se ne era fatto più niente.

Il decoro è importante, ma come ho sentito dire l’altro giorno da due ciclisti sconosciuti che posteggiavano davanti alla stazione i loro velocipedi: “Se fanno così, la questione bici diventerà il Musa per Canelli, un “bagno di sangue” elettorale”. Forse esageravano ma, si sa, “la gente è stanca”.

Pier Luigi Tolardo