C’era una volta il bilancio di fine mandato, semplice, immediato, distribuito a tutti i cittadini attraverso le pagine del Comune, notiziario del Comune di Novara che, per anni, è stato lo strumento di comunicazione tra i cittadini e l’amministrazione. Lo ricorda l’ex sindaco Armando Riviera, pubblicando foto immagini degi anni ’80 che ritraggono i meno potenti mezzi di comnicazione del passato, ma pur sempre efficace e soprattutto low cost: “A trent’anni di distanza ecco alcune delle 36 pagine de “Il Comune”, il mensile che per più di dieci anni fu inviato a tutte le famiglie novaresi e la cui pubblicazione ebbe inizio con l’Amministrazione Pagani, per merito dell’Assessore Pacelli. Il costo del giornale veniva quasi interamente coperto dalla pubblicità raccolta da una società torinese. Oltre alla pubblicazione mensile veniva pubblicato, annualmente, un numero speciale dedicato al bilancio”.
“Le spese dei vari capitoli e le relative destinazioni. Altre pubblicazioni avvenivano in concomitanza di scadenze elettorali, politiche o amministrative che fossero, di rigorosa informazione su liste e candidati. Posso assicurare, con me credo molti altri cittadini, che “Il Comune” era ritenuto da tutti uno strumento d’informazione esauriente che garantiva, inoltre , gli spazi necessari all’opposizione comunale e ai Quartieri che abbiamo sempre considerato espressione democratica di partecipazione dei cittadini al governo della città”.
Oggi, il bilancio di fine mandato si fa così.
Sono gli ultimi manifesti che in questi giorni appariranno in città, accanto alla volpe e alla civetta che hanno introdotto i temi di Expo e della sicurezza. Stavolta sono la cultura e l’ambiente i temi della campagna di comunicazione tanto contestata dalla città e altrettanto difesa dallo stesso sindaco Ballarè.
Stesso obiettivo, strumenti diversi. Costi… pure!