Per cinque anni il sindaco di Novara Andrea Ballarè non ha passato giorno senza giudicare ferocemente il passato. Una cosa non si è potuta fare perchè la Sun stava per fallire, perchè al Coccia c’era un buco da un milione di euro, perchè lo Sporting è stata un’operazione devastante per le casse comunali. “I grandi buchi usciti il giorno dopo le elezioni”, li ha definiti Ballarè. Oggi, alla resa dei conti, durante l’ultimo consiglio comunale del mandato Ballarè, l’opposizione gli ha ricordato che, nella scorsa amministrazione, lo stesso era tra i revisori dei conti che hanno firmato e appoggiato i bilanci comunali di loro pugno. Cambia la maglia, cambiano le posizioni e anche il pensiero evidentemente. Tant’è: l’ultima seduta di consiglio chiude tristemente un’altrettanta triste parentesi su un mandato tra i più contestati degli ultimi decenni.
Comunque, anche questa volta, Ballarè ce l’ha fatta, dopo la brutta figura della scorsa settimana, quando era venuto a mancare il numero legale per proseguire la seduta inizialmente convocata, con il rischio successivo, e sventato, di commissariamento a quindici giorni dalle elezioni: il consuntivo è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e del gruppo misto a cui hanno ufficialmente aderito, oggi, gli ex forzisti Antonio Pedrazzoli (che si candida con una lista a sostegno di Ballarè) e Paolo Coggiola.
Un consiglio comunale in cui hanno dominato picchi di campagna elettorale, con difese del proprio operato da una parte e accuse contro la parte avversa dall’altra. Un clima davvero poco costruttivo esploso a seguito dell’intervento del primo cittadino che nella sua relazione ha puntato il dito contro il passato, la minoranza e addirittura contro un ex consigliere della sua maggioranza, Biagio Diana, oggi confluito nel gruppo “La Città in Comune”. Uno spettacolo poco dignitoso, per fortuna l’ultimo prima delle elezioni, manifestato in un momento in cui le tensioni tra i vari partiti e movimenti si stanno facendo ogni giorno più acri e forti.