Dopo una serie di segnalazioni, i volontari dell’Associazione Meta insieme alle autorità locali, hanno portato in salvo una parte degli animali detenuti in condizioni precarie da un privato a Vespolate. Il reportage del blitz avvenuto il 1° settembre scorso.
Con un blitz operato in cooperazione fra l’associazione animalista Meta, Asl, Carabinieri e Polizia Municipale, sono stati portati in salvo sabato scorso a Vespolate, una quarantina di animali detenuti in una proprietà privata, in condizioni estremamente precarie, un’altra ventina (prevalentemente gatti) sono invece riusciti a scappare, ma verranno presto portati in sicurezza. Il recupero giunge al termine di una meticolosa e paziente opera dei volontari del Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, che da circa un anno stavano seguendo il caso, dopo alcune segnalazioni di persone che avevano visto delle carcasse di animali, all’interno di una proprietà privata a Vespolate.
Qualche mese fa la sezione locale del Meta ed alcuni volontari arrivati da Biella e Milano, si erano recati dal proprietario, per rendersi disponibili a trovare una soluzione bonaria, nell’interesse degli animali. L’uomo era stato però evasivo e non aveva consentito di accedere alla proprietà: un edificio a corte, con un cascinale ed un ampia zona rurale recintata, dove pare, allevasse anche a scopo vendita non regolare, soprattutto pollame e conigli. Quella visita era però bastata a confermare la gravità della situazione, anche per l’incoscienza del proprietario rispetto alla situazione, per altro già sotto l’attenzione dei servizi sociali. Per questi motivi le autorità hanno anche valutato un intervento coattivo con l’applicazione del TSO, quando ad agosto il Presidente di Meta Valerio Vassallo, era tornato a Vespolate accompagnato da un medico dell’Asl e dalle autorità locali, ma riuscendo a convincere il proprietario a fare entrare lui soltanto. “Ho trovato una situazione drammatica – ci ha spiegato Vassallo – gli animali erano denutriti ed in cattive condizioni e purtroppo c’erano anche delle carcasse”.
Il sopralluogo aveva confermato l’urgenza dell’intervento, per altro all’interno c’era pure una discarica di rifiuti abbandonati, dove da alcune testimonianze, l’uomo bruciava spesso e volentieri materiale di risulta e probabilmente anche i corpi di animali morti. Così il 1° di settembre i volontari di Meta, accompagnati da un medico dell’Asl di Novara, dai Carabinieri Forestali e dalla Polizia Urbana di Vespolate, sono tornati sul luogo, trovando una più ragionevole disponibilità nel proprietario del sito. “Siamo riusciti a recuperare 4 cani, 8 conigli, 6 germani, 6 oche e diversi galli, galline e pulcini – spiega Vassallo, intervenuto insieme a 12 volontari del Meta – sul posto sono ancora da recuperare circa 16 volatili e alcuni gatti, operazione complicata dalla difficoltà dovuta alla vastità dell’area, per altro ricoperta da fitti ed alti rovi, dove gli animali impauriti sono riusciti a trovare riparo”.
Al termine del blitz, gli animali recuperati sono stati portati a Biella, presso il rifugio “Arca di Noè” del META . Purtroppo sono stati trovati numerosi resti di animali da cortile deceduti oltre che il corpo del cane che era stato segnalato come “sparito”. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta che avrà ripercussioni di tipo amministrativo e penale. L’Associazione Meta deve ora realizzare degli appositi spazi per detenere il pollame e gli uccelli, per questo accetta ogni tipo di aiuto da parte di chi volesse collaborare. “Accettiamo assi di legno, materiale utile alla costruzione di una struttura o eventuali aiuti in denaro” conclude Valerio Vassallo.
Per chi volesse aiutare il sostentamento e le cure degli animali può contattare META sulla pagina ufficiale di Facebook, oppure chiamare il numero 3478306210. Indirizzo mail: [email protected]