GHEMME • Andavano nella tabaccheria di fiducia, pagavano bolli auto o bollette, ritiravano una pseudoricevuta timbrata e tornavano a casa sereni per aver ottemperato ai loro doveri. Peccato che, a distanza di anni, la Regione Piemonte ha inviato comunicazioni di mancato pagamento e more a circa 500 famiglie di Ghemme. Inizialmente confusi, gli utenti hanno presto individuato il denominatore comune della vicenda: tutti avevano effettuato i pagamenti in quella tabaccheria del piccolo comune alle porte della Valsesia.
La Regione, da parte sua, rivendica pagamenti non ricevuti dal 2011 al 2015.
Una cifre che si aggira sui 300 mila euro circa. Qualcuno, nel frattempo, ha fatto denuncia, confidando nella giustizia, ma al momento non pare esserci alcun fascicolo aperto. Per questo motivo, si è deciso di creare una class action a tutela dei cittadini “beffati” e “truffati” ai quali la Regione Piemonte e i gestori delle forniture elettriche e del gas chiedono oggi un pagamento comprensivo di mora di bolli automobilistico o bollette che risultano insoluti.
Versamenti, tutti quanti, effettuati presso l’ormai nota tabaccheria di Ghemme. Peccato che nessun ente abbia mai ricevuto nulla.
Il legale della class action sarà Luigi Rodini: “Da sabato ho preso in mano la situaizone – spiega l’avvocato Rodini – Sabato prossimo faremo un incontro pubblico. Queste persone, pur avendo pagati bolli e bollette, hanno avuto in cambio una ricevuta timbrata che non ha validità per gli enti riscossori. Ma il caso è abbastanza chiaro: sabato ne parleremo e raccoglieremo i documenti e i mandati di coloro che sono stati coinvolti in questa spiacevole situazione”.
L’incontro si terrà il 15 ottobre a Palazzo Gallarati (ex Asl), in piazza Castello Ghemme; sarà presente anche il legale che, insieme ai cittadini, valuterà l’intero ammontare dell’ammanco e la strada da intraprendere per risolvere la questione.
Gli utenti che hanno avuto questo genere di problema dovranno presnetarsi con le fotocopie di carta identità, Codice fiscale, ricevute pagamenti, certificato di proprietà autovettura, denuncia ai carabinieri/finanza.
Chi si trovasse in difficoltà a partecipare personalmente all’incontro potrà consegnare la documentazione nella “La Lavanda Ria”, in piazza Antonelli 14 a Ghemme.