Brucia i rifiuti nel deposito, ma i cattivi odori che sprigionano fanno scoprire l’illecito sulla gestione dello smaltimento. Nei guai è finito il titolare di un’azienda di Ghemme, originario del milanese. Il deposito è stato messo sotto sequestro dai carabinieri della forestale.
Il controllo sul sito è scattato nei giorni scorsi, dopo che alcuni ghemmesi avevano segnalato la presenza di piccoli roghi e fumi maleodoranti. Tra le ceneri ritrovate all’interno dell’area in cui ha sede la ditta, c’erano anche vetro, lattine e residui di imballaggi.
“Seguiranno ulteriori accertamenti allo scopo di verificare la natura dei rifiuti, l’eventuale presenza di rifiuti pericolosi ed i loro effetti contaminanti sull’area circostante – annunciano gli investigatori, che sottolineano – Non sono stati ravvisati, comunque, rischi emergenti per la salute pubblica”.
“Il responsabile della ditta è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Novara per i reati di gestione e combustione illecita di rifiuti. Il reato di combustione illecita di rifiuti è stato introdotto dal legislatore nel 2014 e contempla sanzioni penali di particolare gravità. Esso prevede la pena della reclusione da due a cinque anni (da tre a sei anni in caso di abbruciamento di rifiuti pericolosi). La corretta gestione dei rifiuti da parte degli operatori commerciali rappresenta, non solo una condizione indispensabile a garanzia della salubrità dell’ambiente, ma anche garanzia di una corretta dinamica concorrenziale tra le imprese”, concludono i militari della forestale.