Hanno deciso, alla fine, di rivolgersi ad un avvocato e di scrivere al provveditore e al Ministero per l’Istruzione, perchè i genitori, in questa faccenda accaduta all’istituto Bonfantini, a questo punto, vogliono vederci chiaro e vogliono far emergere le dovute responsabilità. Innanzitutto per manifestare quanto successo in una scuola superiore di Novara, e poi per avere delle risposte da chi, secondo i genitori, avrebbe dovuto vigilare ed individuare il problema, prima che sfociasse in una situazione così umiliante.
Gli episodi di bullismo emersi al Bonfantini sono finiti con denunce a vario titolo: lesione, stalking e i tre ragazzi coinvolti hanno ora il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalle vittime. Le quali, a loro volta, il prossimo anno, cambieranno quasi certamente scuola.
Angherie, prese in giro, offese, umiliazioni e insulti al punto che le vittime si vergognavano ad informare i genitori su quanto stava accadendo.
E mentre i responsabili di questi vili gesti e comportamenti sdrammatizzano i fatti, i genitori chiedono che venga fatta luce su questa triste vicenda. Difficile credere che, in quelle classi, nessuno, (insegnanti o responsabili) si sia accorto del dramma che si stava consumando tra i banchi di quella scuola. Il rendimento scolastico delle vittime era notevolmente diminuito, ma nessun collegamento con le vicende è stato intercettato per tempo.
Prima che esplodesse la questione, prima che venissero a galla i comportamenti più biechi, le offese più pesanti….