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Novara

Buoni fruttiferi postali: sentenza favorevole ai risparmiatori piemontesi

La Banca d’Italia riconosce i diritti dei risparmiatori sulla vicenda Buoni Fruttiferi Postali. Federconsumatori Piemonte che avvio il contenzioso: “In sede di Arbitro Bancario le nostre ragioni sono state pienamente riconosciute e Poste è stata costretta a riconoscere gli originari importi ad alcuni risparmiatori”.

Buoni fruttiferi postali: sentenza favorevole ai risparmiatori piemontesi

Nel 1986 il Governo italiano con un decreto legge modificò, riducendone fortemente le percentuali, i tassi d’interesse dei Buoni Postali Fruttiferi ‘ordinari’, strumento a quei tempi assai diffuso come forma di risparmio anche per i notevoli tassi d’interesse garantiti. A seguito del decreto governativo le Poste timbrarono i buoni ordinari trentennali con i nuovi tassi di interesse, senza però specificare il loro rendimento dal ventesimo anno in avanti. Da Federconsumatori Piemonte che avviò il contenzioso con le Poste, è soddisfatta dalla sentenza favorevole arrivata in sede di Arbitro Bancario Finanziario sulla vicenda dei Buoni Fruttiferi Postali modificati negli interessi, con un decreto del ’86: “Abbiamo sostenuto che oltre i 20 anni il tasso di rendimento avrebbe dovuto essere quello in origine concordato – ha spiegato Federconsumatori Piemonte in una nota stampa – in sede di Arbitro Bancario le nostre ragioni sono state pienamente riconosciute e Poste è stata costretta a riconoscere gli originari importi ad alcuni risparmiatori”.

Federconsumatori Novara si conferma disponibile a chi fosse interessato ad ottenere ulteriori informazioni oltre che per una verifica dei rendimenti effettivamente dovuti.