“E’ davvero un’agonia questa storia”. Esordisce così Monica, mamma di una ragazza che frequenta il liceo linguistico di Novara, lungo baluardo Lamarmora, riferendosi alle condizioni dei bus durante l’orario di entrata e di uscita dalle scuole.
“Ho fatto corse incredibili e code lunghissime per avere l’abbonamento Bip – spiega Monica – E poi mi chiama mia figlia dicendomi che è in attesa di un bus sul quale riesca fisicamente a salire”.
Un problema che ci hanno segnalato molti lettori, imbestialiti ancora di più alla luce del fatto che, in quasi tutti i casi, hanno fatto ore e ore, se non giorni, di attesa allo Sportello della Sun di corso Garibaldi per avere la nuova tessera Bip.
“Viviamo a Santa Rita – continua la mamma – all’andata non è un problema salire sul bus perchè quando arriva in via Grippa è praticamente ad inizio corsa. Ma tutte le mattine arriva un mezzo piccolissimo che, giunto in via Gnifetti, è strapieno. Tant’è che la compagna di mia figlia, lì, non riesce mai a salire”. Risultato? “I ragazzi sono costretti a rimanere per strada, magari sotto la pioggia e spesso arrivano in ritardo a scuola. Ma io mi chiedo: la Sun avrà un’idea vaga di quanti abbonamenti ha rilasciato??? Ma perchè non fornire un bus più grande negli orari di punta delle scuole??? Il paradosso è che, dopo le 8, quando gli studenti sono tutti a scuola o dovrebbero esservi arrivati, girano corse completamente vuote con pullman lunghissimi. Ma che logica è?”.
Stessa storia all’uscita da scuola: “Ieri, per l’ennesima volta, mi ha chiamata mia figlia dicendomi che avrebbe ritardato per aspettare un altro bus perchè quello appena passato era irraggiungibile.Altre volte è tornata a piedi. E poi pretendono che si vada pure a passare la tessera Bip alla macchinetta a bordo. Ma se gli studento non riescono nemmeno a muoversi….”.
Oltre alla questione dei ritardi, “noi genitori sappiamo che i nostri figli prendono un bus che li porta davanti a scuola. In realtà, magari, sono sotto una pensilina ad aspettare di poter salire”.
Nel frattempo, le code, seppur ridimensionate, non sono terminate allo sportello Sun: “Ieri – prosegue Monica – sono andata ad acquistare due biglietti per mio figlio per Galliate. C’erano almeno altre 20 persone in fila che cercavano di fare l’abbonamento”.
Monica ha alzato il telefono e ha chiamato, ripetutamente, l’ufficio reclami della Sun: “Era sempre occupato, capisco anche il perchè, ma non ho ceduto. Quando sono riuscita a parlare con un operatore, gli ho spiegato la situazione e mi ha risposto che avrebbe sgenalato il caso. Me lo auguro… Trovo che sia davvero assurda tutta questa storia: paghi per non avere un servizio. Incredibile!”.