Toh, ma guarda un po’ chi si rivede! Avrà pensato chi in questi giorni ha incontrato per caso in città Santiago Garcia, indimenticato gladiatore azzurro e ultimo marcatore nella trasferta di San Siro (2-1 per il Milan) che chiuse la mission impossible nella massima serie nella stagione 2011-2012, con i rossoneri che salutarono commossi, l’ultima partita e l’ultimo goal in carriera di Pippo Inzaghi.
Il difensore ex Palermo pare davvero sia stato a Novara, a fare che? Provare ad ipotizzare un ritorno di fiamma dell’argentino in chiave azzurra sembra pura fantascienza, più probabile che sia passato a salutare qualche amico. Anche perchè nel frattempo il “nostro giovanotto in cerca di gloria” è passato dal Palermo (che l’aveva girato in prestito al Novara nel mercato di riparazione del gennaio 2012) al Werder Brema e nelle prime 12 partite dell’anno scorso aveva letteralmente entusiasmato, segnando persino 2 reti. Poi però il 5 marzo del 2014 il brusco stop, con la parziale rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio destro rimediata in allenamento.
Ecco che allora l’idea impossibile del ritorno a Novarello diventa meno assurda, proprio perchè il centro di allenamento di Granozzo ha tutto ciò che serve ad un atleta per recuperare la condizione, così come Novara ed un tranquillo campionato di serie B sarebbero quanto di più idoneo per un ginocchio che ha bisogno di avvicinarsi agli infernali ritmi della Bundesliga con un po’ di cautela.
Ma l’ingaggio di Santiago non è roba da Novara calcio (240 mila euro annui) e dalla parti di Novarello a domanda precisa hanno risposto “Garcia chi?!” riducendo la nostra fervida fantasia in suggestione… anche perchè il ds Teti, che in settimana ha messo a segno il primo colpo del mercato, prelevando dallo Zurigho il portiere David Da Costa, è molto più concentrato nel portare a termine il rinnovo dei prestiti con la Sampdoria per Tozzo e Corazza.
In effetti con la coppia di portieri Da Costa-Tozzo a giocarsi il posto da titolare, il reparto farebbe un grande salto di qualità, mentre la conferma in rosa dell’attaccante (12 reti stagionali in Lega Pro) darebbe concretezza all’ipotesi di riconferma dei tre tenori (Gonzalez-Evacuo-Corazza) anche per l’attacco della serie B, che poi avrebbe bisogno di un grande attaccante di categoria, e magari qualche giovane promessa. I rapporti con la Sampdoria sono buoni, i giocatori vogliono restare a Novara e la società è contenta di riconfermarli; insomma, non c’è che da essere ottimisti.
Intanto David Da Costa è stato presentato ufficialmente. Classe ’86, nato e cresciuto in Svizzera da genitori portoghesi, ha giocato nelle fila dei biancazzurri di Zurigo, totalizzandoo 37 presenze, di cui 25 in campionato, 8 in Europa League e 4 in Coppa svizzera; insomma un profilo sicuramente buono per la serie B, per un calciatore che parla già la nostra lingua, imparata da amici italiani.
“Novarello mi ha fatto subito un’ottima impressione – ci ha detto – non ho mai visto niente del genere, sono felicissimo di avere la fiducia di una società come il Novara. Non vedo l’ora di conoscere il gruppo e integrarmi quanto prima, è il mio obiettivo principale. Non è il momento adatto per parlare degli obiettivi della squadra. Se ho seguito il Novara durante l’anno? Certo! Ho visto il meglio, le ultime due partite di campionato contro Arezzo e Lumezzane e ho notato grinta, ambizione e voglia di far bene come chiede questa proprietà“.