Buongiorno
Novara

Canelli: «1500 posti di lavoro in due anni». Andretta: «Qui si soffre di “annuncite”»

Posti di lavoro: quanti e dove a Novara?

“Questa amministrazione soffre di annuncite”. E’ partita da un’interrogazione di Io Novara e Forza Italia la discussione sulle prospettive di sviluppo della città di Novara, a cominciare dal numero dei posti di lavoro da creare.

Qualche tempo fa, era arrivato l’annuncio del sindaco Canelli che ipotizzava la creazione di 1500 posti di lavoro nel giro di due anni. Successivamente, da Giunta e Consiglio sono stati lanciati, anche sui social, nuovi numeri, fino ad arrivare a 2500 nuovi posti previsti nel giro di qualche anno. I due gruppi di opposizione hanno chiesto chiarimenti al Sindaco anche sulle linee che verranno sviluppate per creare nuova occupazione.

“A Novara c’è un tasso di disoccupazione del 10-11%: per scendere al 4-5% servono 2000-2500 posti di lavoro. Stiamo cercando, attraverso diverse iniziative, di rendere attrattiva la città insieme al territorio, con attività urbanistiche, di marketing e per convincere gli investitori a venire a Novara. Alcune iniziative sono embrionali, su altre si sta lavorando”.

Dalla realizzazione del nuovo ospedale, alla riqualificazione di Casa Bossi, dell’area ex Macello e del Centro sociale di viale Giulio Cesare “Per i quale sono in corso incontri con Fondazioni bancarie”; dall’allargamento dei capannoni sul Cim Ovest per 12 mila metri quadrati, alla riqualificazione di Sant’Agabio “E’ già partita quella che riguarda 40.000 metri quadrati su aree industriali oggi dismesse, ma si arriverà a 160 mila metri quadrati con l’arrivo di un nuovo insediamento logistico produttivo in prossimità della fascia ferroviaria del Boschetto. Abbiamo partecipato ad un bando regionale per la riqualificazione di immobili culturali come il Castello, la cupola di San Gaudenzio e Palazzo Faraggiana. Infine due progetti su cui c’è già manifestazione di interesse: la riqualificazione dell’impiantistica legata all’illuminazione pubblica e il teleriscaldamento che sfrutterà l’energia rilasciata, ma oggi dispersa, del polo chimico di Sant’Agabio.

“A Novara la crisi si è abbattuta pesantemente sul settore edile – ha concluso Canelli – E sono proprio questi lavoratori che potranno beneficiare dei lavori che stiamo mettendo in campo”.

“L’annuncite prosegue – ha ribattuto il capogruppo di Io Novara Daniele Andretta  – Ma qui si stanno creando false aspettative. Teniamo dannatamente ai posti di lavoro e per questo motivo abbiamo fatto l’interrogazione, ma vorremmo che su questo tema vi fossero meno slogan e più fatti e notizie concrete. Difficile immaginare che tutte queste iniziative edilizie si concretizzino nell’immediato futuro.  Abbiamo solo sentito un elenco di cantieri che devono ancor arrivare e per i quali credo ci siano esigenze di variazioni di piano regolatore. Non ci sono certezze di nessun tipo su eventuale nuova occupazione quindi a nostro avviso sarebbe meglio evitare di citare numeri a caso”.