Un elenco che va dai Mondiali di Pattinaggio ai progetti di sviluppo della città a cui l’amministrazone sta lavorando. Il sindaco di Novara Alessandro Canelli, a sei mesi dalla sua elezione a primo cittadino, traccia un primo bilancio della sua attività.
“Abbiamo preso la direzione opposta della passata amministrazione, parlando ascoltando i cittadini e aprendo le porte del Comune. Abbiamo lavorato su due livelli: innanzittuto affrontando le questioni irrisolte o pendenti e poi pianificando per il futuro della città”.
Mondiali di Pattinaggio, bando del Brera, riapertura del tetaro Faraggiana, riduzione delle rette dell’asilo nido, sono stati i pirmi temi affrontati.
“Sui richiedenti asilo – spiega Canelli – abbiamo fatto in modo che venisse emanato dalla Prefettura un bando in cui si esclude di fatto Novara per l’accoglienza. Già siamo al 5×1000 di richiedenti asilo rispetto al numero dei cittadini. A Torino c’è l’1,7×1000. Sui minori stranieri sappiamo che il dormitorio non è la soluzione migliore, ma sempre meglio che farli dormire per strada. Se non avessimo contenuto i costi, sarebbe stata un’ecatombe”.
E ancora la giunta Canelli ha dovuto affrontare le 700 lettere di decaenza per i morosi delle case popolari (“Avremo una legge che nasce su imput della nostra città”), i 128 cassintegrati delle Officine Grafiche, i condomini del supercondominio San Rocco, la sicurezza, il decoro urbano, la pubblica illuminazione, la verifica dei pali, la cura del verde, la navetta domenicale gratuita, la rotatoria di viale Curtatone.
“Tante questioni, piccole e grandi, – continua Canelli – a cui si è lavorato a lungo e con impegno. E abbiamo appena iniziato”.
Si sta cercando di risolvere anche la grana di “Musa”, il piano del traffico ereditato dalla giunta Ballarè: “Abbiamo già fatto diversi incontri con la società di gestione di Musa – spiega il sindaco – Stiamo progettando la ridefinizione del piano. Ci servono ancora due mesi di lavoro per incastrare tutti i tasselli. Nel frattempo, posso già annunciare che a febbraio Musa sarà snellita, eliminando una parte delle zone blu che torneranno ad essere bianche. Su questo c’è già l’accordo”
Parallelamente si lavora a progetti di sviluppo strategico: “Siamo partiti dal recupero dell’ex serra comunale e sistemazione della piazza ex Macello; proseguiremo con il recupero della facciata della Biblioteca (i soldi ci sono); lavoreremo al controllo varchi con il posizionamento di telecamere anche internamente ai pali della luce che stiamo cambiando perchè erano in pessime condizioni”.
Infine Novara si candida ad una progettazione europea che riserva ai capoluoghi di provincia piemontesi 48 milioni di euro. “Presenteremo progetti di intervento e di chiusura di opere che hanno già ricevuto finanziamenti pubblici (Castello, ad esempio, Broletto ecc)”.
Progetti strategici che “insieme agli altri interventi citati, serviranno per rendere Novara una città appetibile ed attrattiva per le realtà economiche. A Novara abbiamo il 10% di disoccupazione: servono 2500 posti di lavoro. Contiamo, entro un paio di anni, si creare almeno 1500”