Molti dei nostri lettori, giustamente, chiedono come sia andata a finire la storia dei cinque cani rinchiusi in appartamento di via Ravenna per mesi.
L’esposto al Comune del mese scorso, l’intervento delle associazioni e dei vicini di casa hanno certamente posto un ultimatum accolto dalle istituzioni.
Comune, Polizia locale, Carabinieri e associazioni, si sono adoperati per prelevare da quella “prigione” i cani e portarli al canile di via del Gazzurlo.
Tutto è bene quel che finisce bene… si dice.
Qualche riflessione, però, crediamo sia d’obbligo: a quanto pare, la padrona di quei quattro animali (del quinto non vi era traccia all’interno dell’appartamento…) si sarebbe resa conto di non potersene più occupare e, come tale, ha scelto di affidarli all’Enpa, in attesa che i quattro piccoli trovino una famiglia adottiva.
Non sarebbero stati maltrattati, anche se, ad onor del vero, rinchiuderli in un appartamento senza permettere loro di vedere per mesi la luce del sole o di camminare con le loro zampette su un prato e all’aria aperta, non ci pare un bel trattamento.
I cani sembra proprio che non avessero nemmeno un microchip, saranno controllati al canile sanitario ed ospitati successivamente dall’associazione.
Quanto meno è evidente che quegli animali siano stati ampiamenti trascurati da padroni che non erano più in grado di accudirli. Gli stessi che, al tempo stesso, avrebbero potuto chiedere aiuto alle stesse associazioni che, a distanza di mesi di quasi totale abbandono, si sono fatte carico di garantire a questi cagnolini un futuro, magari con una famiglia un pochino più accorta e responsabile di quella avuta finora.