Cantieri, Open Fiber e Comune: “Portate pazienza, avrete la fibra veloce e riasfalteremo tutte le strade toccate dai lavori”.
Questo il messaggio lanciato da Palazzo Cabrino e dalla società che sta realizzando la nuova infrastruttura telematica a Novara e che ha anche fornito il cronoprogramma dei lavori. Una comunicazione congiunta pensata per rispondere alle lamentele pervenute dai novaresi, che negli ultimi mesi si sono trovati a che fare con numerosi cantieri nella zona di Porta Mortara.
“La rete sarà completata entro la fine del 2018. Qualche coda sui ripristini definitivi è possibile che arrivi fino al 2019 – spiega Enrico Pietralunga, responsabile del progetto Open Fiber Piemonte e Valle d’Aosta – Il personale sta lavorando soprattutto con scavi a basso impatto, pertanto si hanno tanti cantieri, ma anche veloci. Ora stiamo effettuando i ripristini (dell’asfalto, ndr) temporanei, quelli definitivi saranno realizzati a fine lavori in ogni singola zona. Sono compresi nel progetto”.
«il progetto – aggiunge Enrico Facchini, responsabile della società per i lavori su Novara – prevede 150 chilometri di rete, per cui inizialmente erano previsti 125 chilometri di scavi. Ora, grazie alla mappatura delle infrastrutture già esistenti, gli scavi hanno visto un abbattimento del 30%. Inoltre stiamo lavorando a stretto contatto con gli uffici comunali per concordare i lavori in modo tale da evitare di andare a toccare zone appena asfaltate”.
I lavori, iniziati ai primi di novembre, stanno toccando i quartieri Bicocca e Torrion Quartara: “Qui la fine dei cantieri è prevista tra fine marzo e metà aprile, poi partiranno i ripristini. Successivamente – continua Facchini – toccheranno i quartieri San Paolo e la zona tra Vignale e corso Risorgimento, successivamente passeremo a Sant’Agabio, per finire con il centro storico”.
Un progetto da 16 milioni di euro per 150 chilometri di rete e 38.000 abitazioni cablate per una connessione fino a 1 Gigabyte al secondo, “a costo zero per i novaresi, che a fine lavori si troveranno con una città molto più tecnologica”, sottolinea Dario Santacroce, il dirigente comunale che sta seguendo il progetto. “Un valore aggiunto non soltanto per le famiglie novaresi, ma anche per imprese, professionisti ed Enti pubblici”, commenta l’assessore ai Lavori pubblici Simona Bezzi. La cablatura, infatti, toccherà anche uffici della Pubblica amministrazione e le scuole della città.