Buongiorno
Novara

Con “Canto alla città” venerdì si inaugura il Faraggiana. “Come scalare una montagna”

“Aprire questo teatro è stato un po’ come scalare una montagna. Per questo abbiamo immaginato, per la sua inaugurazione, uno spettacolo tratto dal Purgatorio di Dante”: così Lucilla Giagnoni l’altra sera, dal palco tirato a lustro del “nuovo” Faraggiana, ha presentato la stagione che verrà.

Nomi nuovi, tanti giovani, qualche conferma e tanta musica “Perchè abbiamo voluto mantenere la vocazione di questo teatro. Sentite che acustica meravigliosa ha?”.

Così “Canto alla città”, in scena per la prima inaugurale il 21 ottobre, alle ore 21 (protagonista oltre alla stessa Giagnoni l’orchestra Dedalo), aprirà finalmente i battenti del Faraggiana, con una serie di appuntamenti dove il tema della “la città”, sarà appunto il filo conduttore degli spettacoli.

Al Faraggiana un omaggio a Dario Fo

La città vista da lontano di “Novecento” di Alessandro Baricco, ma anche la città di Novara ed il suo scrittore, con l’omaggio a Sebastiano Vassalli (oltre alla Chimera anche uno spettacolo tratto da “L’oro del mondo”, tradotto in dialetto). La città ed il fenomeno dell’immigrazione con “Mi chiamo Aram e sono italiano” di Gabriele Vacis. Poi “Srebrenica” con Roberta Biagiarell,”Marco Paolini, Numero primo”, “Velodimaya” con Natalino Balasso, “La terra vista dalla luna” di Vincenzo Picone per chiudere con “Mozart secondo la Banda Osiris” con la banda Osiris e l’orchestra Dedalo.

Insieme alla Giagnoni sul palco anche Paolo Viana e Sonia Turcato, che hanno curato la stagione musicale che spazia tra jazz, soul e gospel, con Simona Bencini, Isaac Simpson ed i Brotherhood Gospel Choir, la Nova Big Band e Waleter Ricci, Tony Momrelle.

Gli abbonamenti sono di varie tipologie: il più conveniente, ovvero quello “Famiglia” consente di avere tre ingressi ad ogni spettacolo alla metà del costo di tre abbonamenti interi.

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