Sulle tratte novaresi dell’A4 è l’ennesimo record di aumenti. Con l’anno nuovo ecco una nuova stangata (annunciato un incremento del 4,60 per cento, contro una media nazionale dell’1,15), che penalizza fortemente tutto il territorio, in particolare gli autotrasportatori. Così la Confartigianato ha levato il grido di dolore ed ha inviato una lettera al Prefetto di Novara, Presidente della Provincia di Novara e Sindaco di Novara
Non si tratta purtroppo di una novità: è l’ottavo anno consecutivo che questo accade “Le tratte che interessano Novara – tratte dell’A4 Torino Milano – hanno ancora una poco invidiabile posizione di privilegio – si legge in una nota stampa dell’associazione di categoria – Nel 2010 i rincari avevano superato il 15%, nel 2011 sfioravano il 12%, nel 2012 si attestavano oltre il 6%, nel 2013 l’aumento annunciato fu del 3%, nel 2014 l’incremento fu del 5,27%, contro una media degli aumenti del 3,9 % circa. In media con gli altri aumenti il 2015 , nel 2016 l’incremento balzò al 6,50% contro una media dello 0,86%. Per il 2017, appunto, sono stati annunciati ancora aumenti del 4,60% con una media nazionale di aumenti dei gestori dell’1,15%.
“Si tratta di aumenti che danneggiano imprese e persone: imprese che devono muoversi per lavoro e che si vedranno ricaricare sui costi di materiali e servizi gli aumentati pedaggi; e i pendolari che quotidianamente percorrono le tratte autostradali per lavoro” denunciano Michele Giovanardi, presidente, e Amleto Impaloni, direttore, di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
“L’aumento delle tariffe va a incidere pesantemente, in particolare, sul settore dell’autotrasporto” proseguono Giovanardi e Impaloni “L’autotrasporto è in difficoltà per costi di esercizio elevati, tariffe che non arginano gli oneri delle imprese, costo del lavoro in aumento e concorrenza di vettori esteri. Gli aumenti decisi non tengono conto dell’andamento del mercato e della situazione di crisi economica che le imprese stanno attraversando. Sono decisioni prese sulla pelle degli utenti senza che migliorino i servizi offerti”.
“Abbiamo evidenziato questa situazione al Prefetto di Novara, al Presidente della Provincia di Novara e al Sindaco di Novara, ai quali abbiamo indirizzato una lettera nella quale segnaliamo la situazione dei pesanti rincari e i disagi che ne conseguono per utenti, siano essi privati o imprese” concludono Impaloni e Giovanardi.