Obbiettivo 50 punti, con 4 pareggi ed almeno 5 vittorie da conquistare soprattutto al Silvio Piola, dove però il Novara calcio ha stentato per tutta la stagione. Ma contro il Brescia Mimmo Di Carlo vuole invertire il trend e lanciare la volata salvezza degli azzurri.
Di Carlo vuole riconquistare il Piola: ”Rabbia, concentrazione, intensità” la salvezza passerà da qui
#NovBre #andumafiöi
Inutile nascondersi, lunedì sera 12 marzo 2018 al Silvio Piola ore 20.30, il Novara calcio si gioca già un pezzo di salvezza, in una sfida contro il Brescia di Boscaglia, che per altro vedrà ancora una volta il trapanese oggetto a rischio della conclamata patologia mangia allenatori del famelico presidente bresciano Cellino. La speranza è di trovare una “leonessa” fragile, ma nessuno regala niente e dopo i risultati di ieri (nessuna pretendente alla salvezza ha vinto, Salernitana a parte) l’occasione per una boccata d’ossigeno è d’importanza sesquipedale.
LA SALVEZZA PASSA DAL PIOLA – “Quello che fanno gli altri importa poco – ha detto in conferenza stampa Domenico Di Carlo dobbiamo arrivare a 49/50 punti e quindi preoccuparci di noi stessi e le nostre energie dobbiamo metterli nelle cosa che facciamo, senza guardare gli altri, pensando una partita per volta”. Ma la svolta in casa non c’è mai stati ed i numeri raccontano di una squadra che fra le mura amiche ha un andamento disastroso. “Non si può guardare indietro, conta l’oggi, ci servono almeno 4 pareggi e 5 vittorie e queste devono arrivare soprattutto al Silvio Piola”. Un ragionamento che non fa una grinza, anche guardando il calendario delle prossime 13 partire, con almeno 4 scontri diretti in viale Kennedy a cominciare da quello del posticipo di domani sera. “Dopo il lavoro visto in settimana sono ottimista – ha spiegato il mister – invertiremo il trend. Abbiamo la consapevolezza di giocarci la salvezza soprattutto in casa, il Piola, vede diventare la strada maestra per raggiungere l’obbiettivo. Io voglio una squadra intensa, aggressiva, coraggiosa, impavida. Il resto verrà da se”.
DE SALVO SCENDE IN CAMPO – Settimana positiva dunque, arricchita dalla visita di Massimo De Salvo a Novarello, che visto il momento delicato, ha voluto stare a fianco alla squadra prima di un match così delicato. “LA sua visita ci ha fatto piacere che ci aiutati a trovare lo spirito giusto – ha detto Di Carlo – con la sua dialettica ci ha motivato, per aiutarci a superare gli ostacoli, dandoci consigli e soluzioni. In questo momento c’è bisogno dell’aiuto di tutti, e quando dico tutti intendo tutto l’ambiente azzurro”.
CAMBIO TATTICO IN VISTA? – E la squadra? “A parte gli infortunati atavici (Chjaia, Maracchi, Beie, Nardi n.d.r ) stanno tutti bene” spiega Di Carlo, che in settimana ha gettato le basi per la difesa a 4, con soluzioni diverse a seconda degli interpreti. Dal canonico 4-4-2, al 4-3-3, passando per il trequartista dietro le 2 punte, insomma un bel rebus. “Ho provato diverse opzioni, perchè abbiamo giocatori adatti a diverse soluzioni che abbiamo provato in settimana, chi sta meglio orienterà la scelta finale”. In realtà, a parte l’abbandono momentaneo della difesa a 3, non c’è poi molto da inventare. La scelta dell’esterno destro ad esempio, fra Dickmann (che può giocare anche basso) oppure Moscati; l’impiego di Di Mariano a sinistra, piuttosto che di Seck, fino ad ora oggetto misterioso, ma la soluzione da non escludere è l’impiego di Sansone nel ruolo di trequartista in un dinamico 4-3-1-2 . Resta da stabilire a chi sarà affidata la regia, probabilmente a Ronaldo, con Casarini chiamato a ritrovare lo standard incoraggiante di Cittadella. Davanti, se Sansone non giocherà più dietro, affiancherà Puscas, eventualmente nel ruolo di partner del rumeno, si giocano una maglia Macheda e Maniero. Ma come haa detto lo stesso Di Carlo “il modulo non vince la partita. Conteranno di più la nostra rabbia, la concentrazione e l’intensità che metteremo in campo”
CLASSIFICA QUASI CONGELATA – I risultati di ieri, per la zona salvezza, non spostano quasi nulla, Visti i primi tempi, con Ternana e Pro Vercelli in vantaggio fuori casa (entrambe poi hanno comunque pareggiato), poteva andare certamente pareggio , ma la classifica non solo non è tranquillizzante ma è persino meglio di ciò che potrebbe essere, visto che sono diverse le squadre in lotta per non retrocedere dalla Lega serie B che devono recuperare alcune partite, mentre per il Novara non è così, stante ovviamente la disputa del match contro il Brescia dell’ex Boscaglia.