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Novara

Case popolari: «Dall’Iva dei canoni di affitto un milione per le manutenzioni»

Iva sui canoni d’affitto delle case popolari: una spada di Damocle sopra la testa degli inquilini (che lunedì mattina hanno manifestato davanti ad Atc) che potrebbe però trasformarsi in una “manna” per gli alloggi in questione. Lo annuncia il presidente di Atc Piemonte Nord, Giuseppe Genoni: “Atc Piemonte Nord, seguendo la normativa di legge, applica da alcuni mesi ai canoni e alle spese delle utenze l’Iva del 10%. Quando è stata unificata l’Atc Piemonte Nord, vigevano regole diverse a seconda del territorio, con l’Iva sui canoni già applicata nel Biellese e in parte del Novarese. Con il rinnovo dei contratti, stiamo uniformando progressivamente la bollettazione con l’obiettivo, una volta a regime, di destinare il recupero dell’Iva sui canoni alle manutenzioni ordinarie, che come è noto sono limitate a causa delle difficoltà di bilancio. A regime, il prossimo anno, il recupero dell’Iva consentirà di avere oltre 1milione di euro in più per migliorare la gestione ordinaria e le manutenzioni”.

A partire dalla primavera è stata applicata, con il progressivo rinnovo dei contratti sottoscritti dai vari condomini, l’Iva del 10% ai canoni; questa operazione ha consentito contestualmente di ridurre l’Iva dal 22% al 10% su alcune spese, come il riscaldamento. “Nella maggioranza dei casi la differenza è di pochi euro e alcuni condomini pagheranno anche qualcosa meno rispetto al passato. Solamente le spese di amministrazione (essendo una prestazione di servizio) hanno mantenuto un’aliquota Iva del 22%”.

“Sul tema, a partire dalla primavera, è stata data opportuna informazione agli assegnatari, per spiegare, bollette alla mano, che ben poco sarebbe cambiato. Le considerazioni politiche di questi giorni creano confusione negli inquilini, a cui vanno invece date rassicurazioni sul fatto che quando il meccanismo entrerà a regime non pagheranno di più. Le spese in bolletta utilizzano un meccanismo di acconti e conguagli, servono alcuni mesi perché l’importo si stabilizzi e quanto anticipato con le bollette di questi mesi con la nuova Iva venga conguagliato”.

COSA CAMBIA IN BOLLETTA?

Se il canone di affitto è minore delle spese ci sarà, a regime, un lieve risparmio: ad esempio, con un canone di affitto di 100 euro e spese di 150 euro, attualmente la bolletta è di 283 euro complessivi (100 euro con Iva 0% e 150 euro con Iva al 22%), con la nuova formulazione, con Iva al 10%, l’importo complessivo sarà di 275 euro (ovvero 100 euro + 10 euro di Iva per il canone e 150 euro + 15 euro di Iva per le spese).

Con un canone di affitto simile all’importo delle spese (ad esempio, 100 euro di canone e 100 euro di spese), la situazione resta sostanzialmente invariata passando dagli attuali 222 euro ai 220 euro delle bollette a regime.

Solamente se il canone è maggiore delle spese (una casistica estremamente limitata, che si verifica solo in grossi appartamenti di recente costruzione e con riscaldamento autonomo) l’inquilino avrà una bolletta con una seppur lieve maggiorazione. Con canone di 150 euro e spese di 100 euro si passerà dagli attuali 272 euro a 275 euro delle bollette col nuovo regime.