Case popolari, nuovi requisiti per l’assegnazione di alloggi ad extracomunitari. Per i prossimi bandi dovranno produrre certificati che attestino la presenza o meno di proprietà nei paesi d’origine
Nuovi requisiti per l’accesso all’edilizia sociale e per l’assegnazione di alloggi. La Giunta comunale ha approvato la delibera con cui si prevede che anche i cittadini non appartenenti all’Unione Europea producano una certificazione specifica, sottoscritta da Ambasciata o Consolato, che attesti la presenza o l’assenza di proprietà immobiliari negli Stati e Paesi di provenienza.
“Se fino a questo momento – dice il sindaco Alessandro Canelli – bastava un’autocertificazione a conferma dell’assenza di proprietà di case o immobili vari, dai prossimi bandi sarà necessario, per partecipare all’assegnazione di alloggi, produrre documenti ufficiali provenienti dalle proprie ambasciate o consolati. Il provvedimento riguarda i cittadini provenienti da Paesi esterni all’Unione Europea, sui quali fino ad oggi, non è stato possibile effettuare controlli diretti. Questo anche a tutela di tutti gli altri cittadini che fanno richiesta di accesso alle graduatori e per i quali è possibile effettuare controlli diretti. Del resto – prosegue il Sindaco – in altri ambiti tale procedura è avviata da anni: ad esempio, se un giovane che non vive in Europa vuole chiedere agevolazioni per l’Università o partecipare a concorsi pubblici deve fornire attestazioni ufficiali dalle autorità o enti preposti”. “Abbiamo avviato un percorso che garantisce maggiore equità tra coloro che hanno necessità di ottenere un alloggio di edilizia sociale e popolare – aggiungono il Sindaco e l’assessore alla Casa e vicesindaco, Franco Caressa – in attesa dei nuovi bandi e dell’adeguamento normativo che arriverà dalla Regione Piemonte”.“Il provvedimento – conclude Caressa – verrà applicato nel momento in cui verranno emessi i prossimi bandi per l’assegnazione di case ed alloggi. Novara, come hanno già fatto altri Comuni e altre Regioni, va nella direzione di stabilire le stesse regole e di garantire le stesse opportunità a tutti i partecipanti”.