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Novara

Caso “Tari gonfiata”: «Calcoli corretti a Novara e Galliate»

Tari gonfiata? Pare siano molti i Comuni dove, a causa di un errore nel calcolo della tassa sui rifiuti, le famiglie hanno pagato più del dovuto. Il caso, che è scoppiato in seguito ad un’interrogazione parlamentare, ha messo in subbuglio Comuni e consumatori: gli uni che si giustificano, gli altri che chiedono chiarezza.

Caso “Tari gonfiata”

A partire da Novara.

“Contrariamente a quanto si è verificato in altri Comuni, nessun “caso” Tari a Novara”. Lo dichiara l’assessore alle Risorse economiche e programmazione finanziaria Silvana Moscatelli. “Le tariffe Tari del nostro Comune non prevedono l’applicazione della quota variabile alle unità pertinenziali. La Tari a Novara non è strutturata con la tariffazione di quota fissa e quota variabile, ma è commisurata sulla base di quantità e qualità medie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione alla singola tipologia delle attività svolte e in relazione al costo del servizio. Questo criterio è alternativo, sulla base della normativa, al sistema di commisurazione del tributo in quota fissa e quota variabile e non ha generato duplicazioni o aggravi non giustificati”.

Nessun errore anche da Galliate: “Rassicuriamo e confermiamo che la quota variabile della Tassa Rifiuti (Tari) sia di quest’anno (2017) che degli anni precedenti, riferita alle utenze domestiche (abitazioni) con pertinenze (esempio il garage), è stata calcolata correttamente, una sola volta, in conformità alla normativa di riferimento e come specificato e ribadito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”. A spiegarlo è il sindaco Davide Ferrari: “Si ritiene opportuno fare questa precisazione al fine di scongiurare il dubbio di una applicazione illegittima e, quindi, sbagliata, da parte del Comune di Galliate. Si ricorda che la Tari delle utenze domestiche è composta dalla somma di due quote: quella fissa legata ai metri quadrati della casa e quella variabile, che cambia in base al numero dei componenti della famiglia. Quando un appartamento ha un garage o una cantina (le cosiddette pertinenze), la procedura corretta, seguita dal Comune di Galliate, è quella di applicare la quota variabile una sola volta e non replicarla su tutte le unità immobiliari”.

Chiede invece un incontro urgente con Anci nazionale Federconsumatori “al fine di avviare un confronto relativamente alle modalità di rimborso degli importi pagati e non dovuti. Vorremmo evitare in ogni modo, infatti, che i comuni, per fare fronte a tele emergenza si trovassero a disporre possibili scenari di aumento nella tariffazione negli anni a venire. Temiamo, infatti, che i comuni possano recuperare gli importi erogati per i rimborsi nella parte della tariffa commisurata alla superficie ed alla composizione del nucleo familiare, oppure attraverso una riduzione del servizio, o ancora operando sull’aumento della tassazione di altri servizi. In ogni caso, ciò andrebbe a danno del cittadino”.

Per questi motivi, Federconsumatori chiede il blocco immediato dell’imposizione di tali voci nella TARI 2018. “Per chi non ha ancora pagato la II rata della Tari 2017, chiediamo una proroga nel pagamento, per dar modo alle aziende erogatrici del servizio di riformulare in modo corretto la tariffa. Per chi, invece, ha già pagato e comunque per ottenere il rimborso di quanto pagato e non dovuto dal 2014, stiamo raccogliendo il mandato dei cittadini ad assisterli, qualunque sarà l’evoluzione della vicenda”.