In relazione all’articolo che trovate qui, (la vicenda di una figlia esasperata per l’assistenza ricevuta dai genitori, malati di Alzheimer), ci scrive il responsabile dell’Asl di Novara Mario Esposito, il cui intervento volentieri pubblichiamo:
Gentile Isabella Arnoldi:
abbiamo letto con interesse il dettagliato articolo sulla condizione dei genitori della Sig.ra Marzia Vannucchi, da cui si evince l’affetto e la dedizione nei confronti dei suoi amati genitori, condizione che le fa onore e ci rende come azienda sanitaria e come cittadini, partecipi delle difficoltà, talora drammatiche, legate alla condizione degli anziani.
Vogliamo però in questa sede evidenziare che è compito della Sanità pubblica la garanzia di percorsi volti ad individuare i bisogni dell’anziano, inserendoli in un progetto condiviso che prevede oneri a carico delle strutture sanitarie e delle famiglia.
Ciò stante ci sembra doveroso sottolineare che gli aspetti economici per quanto riguarda la parte sociale non siano di pertinenza dell’Azienda, mentre sicuramente è nostro specifico compito, la presa in carico sanitaria, come è stato realizzato per il Sig. Emilio Vannucchi.
Infine non possiamo far altro che mostrare la nostra solidarietà rispetto all’accorata segnalazione della figlia circa la solitudine esistenziale scaturita dall’allontanamento della rete amicale nei confronti dei signori Vannucchi.
Sommessamente, gentile sig.ra Arnoldi, vogliamo ringraziarla della sua attenzione evidenziando che comunque tutto ciò che è stato e sarà possibile fare, non solo per i signori Vannucchi, ma per tutta la popolazione anziana fragile del nostro territorio, è stata e sarà scopo primario del nostro mandato. Nella speranza di poterla incontrare presto per un confronto diretto, colgo l’occasione per porgerle cordiali saluti
Il direttore del Distretto di Novara
Dott. Mario Esposito
(Ringraziamo il dottor Esposito per il gentile riscontro. Purtroppo non sposta nulla nella vicenda in oggetto. Sommessamente ci limitiamo a far notare che in questo caso sensibilità, ringraziamenti ed attenzione non sono sufficienti. Servono risposte. A questo punto in capo a chi? I.A.)