Sono 282 i pazienti che tra il 2008 e il 2014 hanno concluso un percorso di recupero da dipendenza da gioco, seguiti dal Dipartimento Patologie da dipendenza di Trecate.
Di questi, il 19,1% era di sesso femminile, il 64,5% proveniente da Trecate, Novara e Oleggio; il 15% da Arona; l’11% da Borgomanero e il resto da altre zone. Contrariamente a quanto si possa pensare quale luogo comune, la maggior parte delle persone colpite da tale patologia sono dipendenti, solo il 17% sono disoccupati, il 16% pensionati, il 14,5% commercianti o imprenditori, il 3,2% casalinghe, l’1,4% studenti.
Da questi dati è partita la campagna “Slottati!” promossa dal Movimento 5 Stelle: sul territorio, il gruppo ha già raccolto alcuni risultati. Primo fra tutti la forte riduzione degli orari di apertura di tali attività a Borgomanero.
Ad Oleggio, i pentastellati hanno proposto il proprio progetto alla Giunta. A seguito di questo primo contatto, si sono già riuniti due tavoli tecnici con finalità ben precise: “Quello delle dipendenze da gioco d’azzardo è un fenomeno crescente con gravi conseguenze per l’individuo e per il tessuto sociale – spiega Stefano Riva, capogruppo in consiglio ad Oleggio dei 5 Stelle – Con il progetto “Slottati!” vogliamo sostenere percorsi di recupero per giocatori ludopatici, ma soprattutto prevenire e sensibilizzare sul fenome del gioco d’azzardo e promuovere gli esercizi commerciali senza slot”. Proprio nell’ambito di quest’ultimo obiettivo, giovedì 2 luglio, si terrà al Bar Gelateria Italia 61 il primo aperitivo “No Slot”. “Abbiamo trovato una forte collaborazione con l’amministrazione comunale – continua Riva – con la quale continueremo a promuovere incontri e attività. Giovedì dalle 19 al Bar 61 di Oleggio ci sarà il primo aperitivo slot: illustreremo il nostro progetto e gli obiettivi che ci prefissiamo di raggiungere. E poi parlerà il gestore per chiarire ai presenti il motivo alla base della scelta di non integrare il proprio locale con slot machine“.
“Con la speranza – conclude il pentastellato Riva – di sensibilizzare il più capillarmente possibile e fare in modo che non vengano aperti nuovi locali dove si possa alimentare il gioco d’azzardo“.