Quando l’ospedale di Arona venne chiuso, si sollevò la rabbia di qualche cittadino a fronte di una scelta dell’allora assessore alla Sanità Paolo Monferino di razionalizzare il sistema sanitario piemontese, sacrificando, se fosse stato il caso, quei piccoli ospedali che non avevano i “numeri” sufficienti (non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto qualitativo) per proseguire nella attività ospedaliera stessa. Tra gli altri, la struttura di Arona venne trasformata in Cap (Centro di assistenza primaria). Sono passati quasi due anni da quel momento; domani al convegno dedicato al tema “Cap: l’innovazione 2.0 nell’assistenza territoriale dell’Asl Novara” si farà il punto sui risultati raggiunti.
Per dirla in breve: la scelta di Monferino di razionalizzare un sistema che chiaramente non solo non funzionava ma che faceva acqua e debito da tutte le parti, iniziò dall’idea di ridimensionare drasticamente il numero delle aziende sanitarie. Una per ogni provincia: politicamente non fu una mossa apprezzata, né da maggioranza né da opposizione. Tant’è che si optò per le Federazioni, esperienza poi conclusasi negativamente. Oggi l’assessore Saitta, che ha preso il posto di Monferino prima e di Cavallera successivamente, torna sul tema e sulla necessità di evitare inutili sprechi in una sanità, quella piemontese, sull’orlo del collasso e in piano di rientro perenne. A prescindere dal colore politico, dunque, l’urgenza, ad oggi, è di rimettere in sesto un settore che negli anni ha fatto salire alle stelle le spese, senza badare alle conseguenze che oggi, in tempo di crisi e di tagli dal Governo centrale, purtroppo è necessario affrontare. Vediamo come si muoverà la nuova giunta regionale a tal proposito.
Per tornare al convegno (qui il programma), oltre alle relazioni di sintesi dell’attività, verranno illustrate esperienze di altre regioni come l’Emilia Romagna per avere, se necessario, altri spunti a prosecuzione dell’attività.
Il momento di incontro servirà anche per “presentare ai cittadini i servizi del Cap di Arona e le modalità corrette di fruizione degli stessi, a stimolare il confronto sui temi della riorganizzazione delle cure primarie, strumento d’innovazione della ristrutturazione della sanità territoriale, a potenziare il ruolo di partecipazione, valutazione e decisione del cittadino da un lato e del medico di medicina generale e dell’operatore sanitario dall’altro, in un comune percorso di crescita culturale all’interno della comunità“.
Il convegno si svolgerà nell’Aula Magna del Comune di Arona a partire dalle 8.30.