Fatiscente, degradato e abbandonato: il vecchio Centro sociale di viale Giulio Cesare rimane un nodo urbanistico ancora tutto da risolvere. Dall’esterno può accedere chiunque, all’interno non è raro trovare occupanti abusivi, tanto che diverse sono state le operazioni di sgombero da parte delle forze dell’ordine. Io Novara e Forza Italia hanno presentato un’interrogazione con la quale chiedono come il Comune “intenda tutelare il patrimonio pubblico (quale è il Centro sociale, appartenente a Comune di Novara e Provincia di Novara) dai fenomeni di degrado, abbandono e utilizzo abusivo della struttura?”.
Una risposta prettamente tecnica quella fornita dall’assessorato competente dalla quale risulta che il Centro sociale è “già individuato dal Protocollo di intesa nell’ambito della Città della Salute”. Previste principalmente funzioni ricettive: foresterie, residenze per personale medico e paramedico, studenti, strutture alberghiere, con la possibilità di destinare l’area ad attrezzature e servizi socio assistenziale o attrezzature di livello comunali.
Niente di preciso, dunque, nemmeno dopo lo studio di fattibilità del 2010 e la richiesta di manifestazione di interesse nel 2014 a cui ha fatto seguito una sola progettazione che non è mai stata perseguita. Tante idee e ipotesi, ma la volontà di Comune e Provincia rimane ferma sull’alienazione.
“Una risposta “all inclusive” quella dell’assessore Borreani – commenta il consigliere di Io Novara Pietro Gagliardi – Fatto sta che il Centro sociale rimane una ferita aperta nel cuore della città. La sera si ha paura a passare in quella zona. Gli occupanti sono stati e sono portagonisti di risse e sassaiole. Chiediamo di intervenire in modo concreto sulla struttura, a partire da un disboscamento che sarebbe uno strumento efficace per mantenere lì dentro un po’ di ordine”.
“Non siamo fermi – ha dichiarato il sindaco Canelli (che in assenza dell’assessore Borreani ha letto la risposta scritta fornita dagli uffici) – Stiamo cercando di interessare soggetti disponibili ad acquisire e recuperare tale immobile. C’è già una manifestazione di interesse depositata che comprende diverse strutture nel piano di alienazione del Comune”.