Il Novara che sabato affronterà il Pordenone è un treno in corsa che ha raccolto 21 punti nelle ultime 8 partite, raggiungendo 31 punti nella graduatoria del girone A di Lega Pro, che, in attesa dei recuperi, vale il terzo posto ad un solo punto dal Pavia e 2 dalla capolista Bassano, l’unica che potrebbe eventualmente allungare, il prossimo 17 dicembre, quando farà visita all’Alessandria nel recupero della 13esima giornata, in un impegno tutt’altro che scontato sul difficile terreno del Moccagatta contro l’Alessandria (quarta forza del torneo a quota 29).
In tema di difficoltà ne sa qualcosa il Como che mercoledì ha perso in casa per 1-3 contro la Cremonese, proprio per recuperare una delle partite non disputate il 16 novembre scorso. Sette vittorie nelle ultime otto giornate spiegano meglio di qualsiasi disamina l’ottimo stato di salute degli azzurri che quindi sulla carta non dovrebbero avere grosse difficoltà a superare il Pordenone, ultima della classe con soli 5 punti in classifica. Inutile usare giri di parole, i neroverdi non sembrano proprio all’altezza della categoria ed a nulla per ora è valso il quarto allenatore di stagione (Lamberto Zauli, Stefano Daniel, Luciano Foschi, ed ora panchina affidata a Fabio Rossitto), tanto è vero che in Friuli pensano più che altro al mercato di riparazione, che però aprirà i battenti solo il 5 di gennaio. In 8 gare giocate lontano dal Bottecchia, i “ramarri” non sono ancora riusciti a strappare neppure un punticino, segnando solo 5 reti e subendone ben 19, confermandosi la peggiore difesa del girone in trasferta.
da novaracalcio.com
Una gara apparentemente semplice che proprio per questo nasconde qualche insidia. Lasciando da parte la cabala (turno numero 17), il rischio è sempre quello della mancanza di motivazioni, fattore che nel calcio può rivelarsi determinante a colmare qualsiasi differenza di classifica, ma conoscendo Mimmo Toscano e la sua capacità a tenere viva concentrazione e tensione agonistica, si può ragionevolmente sperare che non sia una classica “buccia di banana” a fermare la corsa al primato degli azzurri. Pensiamo invece che proprio facendo leva sulle motivazioni, il tecnico reggino, potrebbe da una parte far riposare chi sino ad ora ha giocato di più (ad esempio Dickmann, Pesce ed Evacuo), dall’altra sfruttare la voglia di chi avendone la possibilità, può finalmente dimostrare il proprio valore (Peverelli, Manconi e Corazza, giusto per fare degli esempi).
Una partita che se si mettesse su certi binari, potrebbe anche favorire il recupero di alcuni convalescenti (come Buzzegoli e Garufo), scongiurare inutili ammonizioni a chi è diffidato (Gozalez) e magari confermare chi come Gustavo e Galassi, arriva dall’ottima prestazione di Monza contro la Giana Erminio. Insomma, ancora una volta la filosofia alla base delle scelte di Toscano è quella di fare “necessità virtù”, Pordenone permettendo ovviamente, perchè se è pur vero che la squadra del presidente Mauro Lovisa viene da 10 sconfitte consecutive e non fa punti dal 5 ottobre (7a giornata Pordenone Cremonese 1-0), dall’altra c’è da registrare che l’ultima sconfitta interna di domenica scorsa contro il Monza, è arrivata solo nel finale, anche se è apparsa ancora una volta evidente l’esagerata sofferenza dei neroverdi, contro un avversario oggettivamente molto distratto dalla grave situazione societaria.
Molto probabile quindi che per battere il Pordenone, Toscano si affidi ancora alla fantastica linea verde-azzurra, confermando la difesa under di sabato scorso ed un attacco inedito formato da Jacopo Manconi e dal brasiliano Gustavo Vagenin. Insomma per incantare la “Cenerentola” del girone, gli azzurri hanno in serbo le accelerazioni del “bimbo d’oro” ed i colpi del “mago” di San Paolo. Al Silvio Piola fischio di inizio alle ore 16 di sabato 13 dicembre 2014, arbitrerà Federico Fantondella sezione di Lodi, collaboratori Carmine Graziano (Mantova) e Andrea Zingrillo (Seregno). Radiocronaca diretta di Radioazzurra a partire dalle 15.30 (fm 92.100 e 100.500).