Buongiorno
Novara

Chiuso il calcio mercato del Novara. Urbano Orlando cambia qualcosa, ma il colpo last-minute non arriva

Chiuso il calcio mercato del Novara. Urbano Orlando cambia qualcosa, ma il colpo last-minute non arriva

Fra uscite ed entrate, il riepilogo delle ultime novità di mercato portate a termine dal direttore sportivo del Novara calcio Orlando Urbano.

Orlando Urbano alla sua prima esperienza di Calcio Mercato da ds

Le premesse erano quelle di un mercato di osservazione, in attesa di un colpo in grado di alzare qualità e competitività in vista dei play-off, e invece il nuovo ds del Novara calcio è riuscito a renderlo sorprendente a cominciare dalle uscite. Infatti dopo Visconti, già incontrato come avversario e andato a Pontedera, nelle scorse ore Tartaglia ha scelto la Triestina, in giornata invece Capanni è tornato al Milan per passare al Catania, mentre sia Fonseca che Zacchi hanno rescisso il contratto, due giovani cresciuti a Novarello frutto degli investimenti fatti sul settore giovanile che purtroppo sono andati perduti.

Ieri c’era stato lo scambio Marchegiani-Lanni che merita una riflessione a se stante. Da quanto abbiamo raccolto, Urbano cercava un secondo portiere d’esperienza ma incrociando il nome dell’ex ascolano (numero dodici dei bianconeri) ha visto Lanni chiedere garanzie tecniche per scendere di categoria, cosa che ovviamente ha messo in discussione Marchegiani, il quale per passare a possibile “secondo” ha accettato il ruolo di vice, ma solo in serie B, da qui l’idea dello scambio alla pari. Si dice che invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambi, speriamo che Lanni possa fare bene, nel caso specifico il Novara acquisisce a titolo definitivo fino al 2021 un portiere che aumenta l’esperienza del reparto, ma cede in prestito un giovane di 23 anni, che se va bene l’Ascoli potrà riscattare, altrimenti tornerà a Novarello il prossimo giugno, dove ritroverà anche un Benedettini probabilmente pienamente recuperato, almeno così si spera.

Sul fronte entrate, Urbano Orlando aveva già portato a casa il promettente regista 19enne Roberto Strechie, italo-rumeno svincolatosi dalla Dinamo Bucarest ed ancora in attesa della documentazione necessaria per poter giocare, ma da due settimane già al lavoro con i nuovi compagni; mentre ha già esordito in azzurro l’esterno d’attacco Andrea Cisco. Il classe 1998 arrivato in prestito dal Sassuolo via Pescara, ha già mostrato le sue qualità di corsa, fornendo l’assist del goal di Gonzalez contro la Juventus Under 23.

Nell’ultimissima fase del calciomercato, Urbano Orlando ha quindi cercato di colmare la partenza di Gabriele Capanni con il prestito dal Frosinone del romano Alessio Tribuzzi, un 21enne trequartista piuttosto tecnico che può fare anche l’interno di centrocampo uscito dall’Under 17 della Roma per poi andare in ciociaria, passando per Latina e nella scorsa stagione Avellino, ma al momento della firma, a meno di mezz’ora dalla conclusione delle operazioni, il ragazzo ha cambiato idea, ed Urbano è rimasto con un pugno di mosche in mano.

Il tentativo last-minute di arrivare ad una punta centrale non è riuscito, fra i nomi proposti c’era quello di Eric Lanini in uscita dalla Juventus, ma non è un centravanti e l’ingaggio ha scoraggiato i Rullo, così l’ex bianconero è passato al Parma che lo ha girato al Como. Una necessità, quella della prima punta che resta inevasa, visto che una vera alternativa di ruolo a Bortolussi di fatto non c’è.

Dunque un mercato difforme dalle premesse con la nuova proprietà che aveva parlato di “gruppo confermato” lasciando presupporre pochi movimenti, nei fatti le operazioni hanno portato all’uscita di alcuni giocatori di proprietà, parialmente sostituiti con qualche prestito, mentre diverse altre società concorrenti, anche in prospettiva spareggi promozione, sulla carta sembrano essersi rinforzate. E’ sempre il campo però ad emettere le sentenze e l’importante resta l’obiettivo stagionale, che come dichiarato dal presidente Cianci è quello di un Novara calcio “protagonista nei play-off” con una rosa che dopo il 31 gennaio perde qualcosa in lunghezza della panchina e sulla carta non sembra aver acquisito molto in qualità, utile a garantire quel cambio di prospettive annunciato.